- Open di Scacchi “Città di Chioggia”: oltre cento i partecipanti arrivati da tutta Europa
- Chioggia, si contano i danni del maltempo di ieri 3 ottobre
- Trofeo Nazionale CONI, motonautica: i chioggiotti Diletta Passalacqua e Tommaso Tiozzo in finale
- Chioggia, in arrivo 16 colonnine per la ricarica di veicoli elettrici
- Dino Memmo, un libro ed una mostra per celebrare 60 anni di attività artistica
- Chioggia, il “megatubo” verrà completato. Era un’opera attesa da anni
- Clodia Live Contest, musica protagonista per due giorni a Chioggia
- ANDOS propone l’iniziativa gratuita “Conosci e Controlla il tuo Seno”
- Mattia Bonatesta, del linguistico di Chioggia, in finale al concorso di poesia “La città di Berto”
- Test di Sollevamento del Mose, a Chioggia fissato per il 18 ottobre tra le 09.00 e le 14.00
Anziani, una risorsa anche per il volontariato
Venerdì 19 novembre presso la Sala San Filippo Neri si è tenuto il convegno “Le politiche attive per gli anziani: il ruolo dell’associazionismo e delle istituzioni”.
L’incontro, organizzato da ADA Chioggia e ADA Veneto nell’ambito della manifestazione CHIOGGIAINFESTA, ha visto come relatori Annamaria Bigon, vicepresidente Commissione Sanità del Consiglio Regionale Veneto, Mario Morandi presidente CSV Venezia e Lorenza Cervellin, esponente della segreteria UIL Veneto.
Dopo i saluti di Sandro Marangon, neo-assessore ai Servizi Sociali del Comune di Chioggia e di Debora Rocco, segretaria regionale UILP Veneto, gli ospiti hanno sottolineato l’importanza di politiche attive per la Terza Età. Considerato l’allungamento dell’aspettativa di vita, sempre più anziani dopo l’età pensionabile si ritrovano a dover occupare il loro tempo e a trovare una nuova dimensione nella società. Con il loro bagaglio di esperienze e di capacità questi anziani non sono un peso, anzi sono una vera e propria ricchezza per la comunità: numerosi studi hanno dimostrato infatti come l’apporto di questa fascia generazionale sia fondamentale in alcuni settori, quali il volontariato e il supporto alla famiglia.
Da qui la necessità di un rapporto di collaborazione tra mondo dell’associazionismo e istituzioni locali al fine di elaborare “buone pratiche” tese a mettere a frutto l’apporto degli anziani alla vita sociale. Durante il dibattito particolare attenzione è stata riservata anche alla necessità di una riforma delle IPAB su scala regionale.