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Chioggia al cinema e in tv è l’argomento di una tesi di laurea

Beatrice Bruscagin, una giovane studentessa universitaria, laureanda del corso DAMS a Padova, ha deciso di scegliere Chioggia come argomento della sua tesi. In particolare raccontando la città nelle occasioni in cui è stata protagonista in storie al cinema o in serie per il piccolo schermo.
Per farsi aiutare in questo lavoro ha chiesto collaborazione alla chioggiotta Alessia Boscolo Nata che ha risposto a tutte le sue domande sulla città.
Beatrice sta per completare il Corso di Laurea triennale in “Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo”, del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova. La sua tesi di laurea ha titolo “Chioggia interpreta se stessa: le produzioni audiovisive girate nella città e il caso della serie Netflix “Odio il Natale”, la relatrice è la Professoressa Giulia Lavarone.
La sua tesi verte sul modo in cui la città viene vista nel piccolo e grande schermo. Naturalmente ampio spazio lo ha la serie Netflix “Odio il Natale”, ma nel suo elaborato parla anche della serie We Are Who We Are di Guadagnino, dove lei ha fatto la comparsa, del film di Andrea Segre “Io sono lì” e quello di Comisso “Gente di Chioggia”.
Nella tesi ci sarà spazio anche per una iniziativa che avevamo promosso noi di ChioggiaTV insieme proprio ad Alessia Boscolo Nata, con delle visite guidate alla città partendo dai luoghi utilizzati per le scene di “Odio il Natale”.
Ci racconta Alessia: “Le domande che mi ha posto erano riguardanti il motivo di fare una manifestazione incentrata sulla serie, ha chiesto dei luoghi, ha chiesto che risposta ha avuto questo evento, i numeri degli iscritti e quanti di loro, secondo me, avevano visto la serie. Mi ha chiesto se chi viene a Chioggia dopo aver visto la serie, resta deluso. Io le ho detto di no, perché la serie presenta Chioggia senza filtri, con le sue auto, con i suoi palazzi scrostati e trasandati, con i tubi come bricole. Chioggia con la sua vera identità, presentata come se stessa, non come una versione mini di Venezia, ma come città romantica nella sua decadente bellezza e nella sua piccola scala”.
Alessia ha convinto la giovane studentessa a fornire alcuni estratti del suo lavoro per poterli pubblicare prossimamente su “Chioggia. Rivista di studi e ricerche”.
Conclude Alessia Boscolo Nata: “È una grande soddisfazione sapere che Chioggia è nell’attenzione del mondo Accademico, c’è chi studia queste dinamiche e che ha capito il lavoro e la spinta culturale portata avanti da tante persone dopo la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2024”.