- Un bagno di folla per il primo Festival After Caposile: seimila giovani a Verona per il sogno dei ragazzi di Chioggia
- Il chioggiotto Lodici è l’unico italiano ai mondiali di scacchi. Oggi la sfida con Sevian
- Ponte Fossetta, fase finale dei lavori: annunciate le date per asfaltature e collaudi
- Chioggia saluta il maresciallo Centonze
- Lezioni Regionali 2025: spostate alcune sezioni elettorali a Chioggia
- Solenni festeggiamenti per San Martino: il programma della parrocchia
- Bielo Group acquisisce la TISO, storica azienda del calcestruzzo
- San Martino, Sottomarina in festa domenica 9 novembre
- Renzo Cremona trionfa al più importante concorso nazionale dedicato ai dialetti
- Un chioggiotto tra i “100 Ambassador” di Ferrovie dello Stato: Andrea Varagnolo racconta il futuro sostenibile della mobilità
Mystery Man, Chioggia ha ospitato la Prof.ssa Marinelli: è tra i maggiori esperti al mondo in sindonologia
Il dott. Paolo Venerucci, presidente ROTARY CLUB di Chioggia, ha organizzato nei giorni scorsi un incontro dedicato all’uomo della sindone. Per parlarne è arrivata in città la Prof.ssa Emanuela Marinelli fra i maggiori esperti al mondo in sindonologia.
Un evento nato sull’onda della mostra Mystery Man che fino al 7 gennaio sarà ospitata nella chiesa di San Domenico a Chioggia.
La Prof.ssa Marinelli ha subito spiegato che quel telo di lino – Sindone – rinvenuto secoli fa, ha sempre rappresentato un enigma insuperabile per la possibilità della scienza, nonostante ciclici approcci offerti da mezzi investigativi sempre più sofisticati.
Però, da circa un anno quell’impronta indecifrabile dell’Uomo ucciso dopo torture disumane, simili a quelle patite da Gesù, è venuta fuori, per così dire, dai limiti bidimensionali del telo di lino che lo conserva per diventare un volto e un corpo tridimensionali. Ed è proprio questo il risultato finale, prodotto dagli ideatori e realizzatori della mostra THE MYSTERY MAN che trova il suo momento culminante nella scultura iperrealistica che riproduce in 3D l’immagine dell’Uomo sindonico.
La mostra, ricordiamo, è stata collocata nella suggestiva Chiesa di San Domenico, dopo aver girato nelle Cattedrali di Salamanca e Guadix (Granada). Nelle precedenti esposizioni ha raccolto oltre centomila visitatori.





