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Progetto fotografico dedicato alla Romea, Ciriello e Manfrin in mostra nella sede del consiglio regionale
Il progetto fotografico e culturale di Riccardo Ciriello e Terry Manfrin, che ha visto la strada Statale 309 Romea fotografata dal 2008, per 14 anni, diventerà una mostra a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale del Veneto.
“Dal 25 luglio, per un mese, il nostro progetto fotografico assumerà un respiro regionale. Per noi è un appuntamento importante – esordiscono gli autori. Oltre a ribadire la bontà e l’innovazione del linguaggio fotografico usato, il Consiglio Regionale ha ritenuto lodevole anche il modo in cui trattiamo il soggetto che abbiamo reso protagonista del nostro racconto, ovvero la Romea”.
“Una strada che ora è piegata alla sola narrazione della sua pericolosità – continuano gli autori –. Ma la Romea è anche una strada che serve un tratto importante di economia agricola, ittica, oltre che una fetta importante di costa adriatica da vivere in chiave turistica.”.
Gli autori hanno voluto raccontare la strada Romea partendo dalle scene di vita che la compongono, tramutandole in un luogo preciso e definito. Nel lavoro degli autori, la strada non appare come una linea veloce, quasi spersonalizzata. E lo hanno fatto offrendo il punto di vista del viaggiatore, scattando sempre a bordo di veicoli.
Oltre alla Romea, protagonista del racconto fotografico, dalle loro immagini emerge prepotente anche la presenza dell’acqua, salata e dolce, che rappresenta una costante importate di questo territorio e che la rende un’unica entità geografica e l’indagine del paesaggio tra l’area meridionale della Laguna di Venezia e il Delta del Po.
“Andremo in Consiglio Regionale per rilanciare le due istanze che abbiamo raccolto direttamente dalla Romea – continuano Riccardo Ciriello e Terry Manfrin. La prima consiste nel recupero della sua dignità: è un percorso antico, esistente già in epoca etrusca e paleoveneta. Una strada che ha accompagnato le popolazioni di questa terra lungo oltre 2000 anni di vicende storiche non può essere raccontata solo come luogo di morte. Una strada che parte da Ravenna e termina a Venezia, capitoli internazionali di arte e storia, ma che attraversa anche località culturali quali Chioggia, Comacchio, Mesola e Pomposa, senza contare le innumerevoli aree naturali sottoposte a tutela: un vero patrimonio storico, culturale ed ambientale ancora poco valorizzato nella sua unicità. Raccontare gli altri volti della Romea, recuperare la sua dignità, è possibile: lo abbiamo fatto noi per prima declinandola alla fotografia”.
“E poi il tema del futuro di questa strada, che merita di essere immaginata come un itinerario storico e culturale, a servizio delle sue genti. Abbiamo avvertito – sostengono gli autori – una domanda emersa dalla strada durante i nostri viaggi: la Romea di domani deve rispondere alle esigenze di chi ha il numero civico a pochi metri o dei numerosi turisti e pendolari che la frequentano, o deve rispondere alle esigenze di camionisti che la percorrono solo per convenienza economica? È una domanda fondamentale, dalla quale si declinano risposte infrastrutturali molto diverse tra loro e, di conseguenza, la vocazione di questo territorio”.
L’esposizione sarà visitabile dal 25 luglio al 25 agosto e rimarrà chiusa i sabati, le domeniche e dal 14 al 18 agosto.
IL PROGETTO
Pianeta 309 è un progetto fotografico, sviluppato in 14 anni di fotografia e divenuto un kit di opere pubblicate da Art&Print nel dicembre 2022.
Il kit si compone di un volume fotografico, “Pianeta 309 – vita morte miracoli in strada Romea” sulla contemporaneità ruvida di questa strada e valso 14 anni di viaggio degli autori lungo la Romea, nel quale l’arteria diventa sfondo di una civiltà eterogenea, radicata nell’acqua, stretta tra i paesaggi agroalimentari e la violenza del traffico internazionale.
Un volumetto storico, ricco di cartografie ed immagini d’epoca, che porta alla luce la storia della Romea, le sue principali vicende storiche, l’interazione con le sue genti ed il territorio paludoso, la sua evoluzione del Novecento. Un breve saggio che vuole sprigionare la Romea dai luoghi comuni, affinché la sua storia non rimanga incastrata tra l’asfalto e i copertoni.
L’ultima opera è una mappa illustrata, che lascia emergere le eccellenze storiche, naturali e gastronomiche che si trovano lungo la Romea. Uno strumento per i moderni pellegrini, esploratori di un territorio inedito, scopritori di nuovi sapori, cantori di un territorio nel quale la Romea diventa spina dorsale, i fiumi paiono costole che seguono il respiro delle due genti, il delta del Po ne diventa baricentro.