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Suicidio medicalmente assistito, Erika Baldin: “Il tema arriva in consiglio regionale”
Le oltre settemila firme raccolte nel Veneto, a sostegno del progetto per una legge regionale di iniziativa popolare in materia di suicidio medicalmente assistito, sono «un’ottima notizia» secondo Erika Baldin. La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale ritiene che «non solo il loro numero testimonia come l’attenzione attorno all’argomento sia viva e sentita anche da queste parti, ma soprattutto questo progetto (partito dal basso grazie all’impulso dell’associazione Luca Coscioni) potrà finalmente essere discusso in aula».
La consigliera ringrazia «coloro che hanno firmato, le volontarie e i volontari che hanno impiegato il proprio tempo per organizzare la raccolta delle firme, coloro che si uniranno lungo il percorso». La stessa Baldin, «convinta delle finalità necessarie che l’iniziativa si ripromette, come la garanzia di tempi celeri e della gratuità della prestazione», ha firmato ai gazebo e ha contribuito ad autenticare le firme delle cittadine e dei cittadini a Mestre e a Vicenza.
«Essendo nelle istituzioni, inoltre -spiega l’esponente del M5S- comunico che all’ordine del giorno della prossima seduta di Consiglio (in programma domani, martedì 18 aprile) è iscritta anche la mozione n.367 che ho presentato da prima firmataria lo scorso 26 ottobre, sottoscritta da tutte e tutti i consiglieri di minoranza, la quale impegna la Regione a garantire che ogni persona sia libera di scegliere liberamente le disposizioni per il proprio fine vita, senza alcun condizionamento politico».
Qualora la mozione fosse accolta, conclude Erika Baldin, «sarebbe un passo di civiltà che proietterebbe il Veneto nella contemporaneità dei diritti civili: obiettivi per i quali è giusto battersi sempre, comunque e senza risparmio. Libere e liberi fino alla fine, per citare lo slogan della campagna».