- Chioggia piange Giusto Benetazzo, noto per la storica macelleria in Tombola
- Protezione Civile, un nuovo corso per entrare nel gruppo comunale
- Gebis, Gianni Moretto: Mobilità dolce e strade meno trafficate per potenziare il turismo a Chioggia
- Novità a Chioggia, dal 22 gennaio una rassegna di cinema d’autore
- Via della Fossetta: tentano di occupare un alloggio pubblico, intervento delle forze dell’ordine e dei servizi sociali
- Barista picchiato, si è costituito anche il secondo responsabile. È un moldavo residente a Chioggia
- Kart: Daniele Paganin premiato a Roma per la stagione 2024
- Confesercenti presenta a Chioggia il nuovo Bando della Regione Veneto: 2 milioni di euro per le imprese del turismo, commercio e servizi
- Eccellenze italiane nei nuovi panini McDonald’s, c’è anche il Radicchio di Chioggia IGP
- Forte vento fino a martedì, fase operativa di attenzione per la Protezione Civile
L’olio prodotto nel “Giardino della Memoria di Capaci” donato alla diocesi di Chioggia
Anche il vescovo di Chioggia, mons. Giampaolo Dianin, ha ricevuto a nome della Questura di Palermo un’ampolla contenente l’olio ricavato dagli uliveti del “Giardino della Memoria” di Capaci. Infatti nel luogo dove avvenne la tremenda esplosione del 23 maggio 1992, che determinò la morte dei giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e degli agenti della Polizia di Stato Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, oggi sorge un giardino curato dall’Associazione Quarto Savona Quindici, animata da Tina Montinaro, vedova del capo scorta: su quel terreno insistono diverse piante d’ulivo, ciascuna dedicata ad una persona delle Istituzioni caduta per mano mafiosa.
“L’olio – precisa il vescovo Giampaolo – è arrivato nei giorni scorsi, ed è stato consegnato dalle mani del dirigente del commissariato di Polizia di Chioggia. Sarà parte dell’olio che benediremo il mercoledì santo 5 aprile durante la Messa del crisma che inizia alle 21 in cattedrale”.
L’olio proveniente dagli ulivi di Capaci, negli anni scorsi veniva donato alle diocesi della Sicilia; quest’anno il dono è stato allargato a tutte le diocesi italiane.
Il tragico evento di Capaci è stato commemorato venti giorni fa anche a Chioggia con la presenza della moglie di Montinaro, Concetta (Tina) Mauro Martinez, che ha portato la grande “teca” (di cui è custode) contenente i resti dell’auto della scorta esplosa insieme alla carica di tritolo posta (e telecomandata) proprio sotto il punto in cui passava e ridotta ad un ammasso impressionante. In quell’occasione fu intitolata anche una parte della riva del Lusenzo alla magistrata e accademica Francesca Morvillo (moglie di Falcone) con una targa scoperta e benedetta alla presenza delle autorità civili militari e religiose.