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Ca’ Roman, 170 sacchi di spazzatura raccolti dai volontari e 100 pezzi di rifiuti ingombranti

Ieri mattina i volontari di Amico Giardiniere, dei Retake di Padova, della Lipu e dei Venice Calls si sono ritrovati a Ca’ Roman per un’operazione di pulizia che ha permesso di togliere dal lato est dell’isola, la zona nota come trincea, oltre 170 sacchi di rifiuto plastico e più di 100 pezzi di rifiuti ingombranti tra cui le classiche boe, due new jersey, 5 tra ruote e pneumatici, tra i quali una di trattore, la proa di una barca e tanto altro. Tra le plastiche innumerevoli pezzi di polistirolo e bottiglie, oltre che lattine. Molte le scarpe, tutte spaiate.
Le associazioni, con queste operazioni di pulizia in grado di attirare volontari da Padova, Bologna, Pellestrina, e oggi persino dalla Germania, intendono sensibilizzare i cittadini e dimostrare quanto sia necessaria maggior cura per l’ambiente.
“Nessuno di noi vuol salvare il mondo” dice una volontaria dell’associazione “non ne siamo in grado e non ne abbiamo le forze”. “Ma con queste operazioni siamo in grado di sensibilizzare, portare alla luce ancora una volta il problema e dimostrare che servono maggiori attenzioni sia da parte del semplice cittadino che da parte delle aziende”, ha affermato il presidente. “Il tema polistirolo è uno di quelli più scottanti, sulla location di questa mattina ce n’erano depositi e sappiamo benissimo da dove provenga la maggior parte. Innumerevoli sacchi contengono solo quello senza contare tutto quello che rimane per forza di cose a terra in quanto pezzi troppo piccoli per essere raccolti”.
La maggior parte proviene dai mercati ittici e dalle pescherie, usate come imballo per il trasporto ma non vogliamo incolpare chi lavora in questo luoghi, spesso le cassette volano in acqua a causa del vento che si alza all’improvviso, spesso per scarsità di attenzione. Il problema vero, di cui si discute da anni è come mai altri mercati trovino un’alternativa alla cassetta di polistirolo e Chioggia no. Qualsiasi tentativo di passare dal polistirolo ad altro materiale plastico al momento non è stato accettato. La pulizia successiva necessita di luoghi adatti e di procedure che al momento non sembrano risultare fattibili.
Nel frattempo il polistirolo usato va posizionato nel punto di raccolta del mercato ma basta un soffio di vento più forte e tutto cade in canale. Bisogna trovare una soluzione”, ha concluso la presidente Micaela Brombo ringraziando tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa a cominciare dai volontari che non si sono risparmiati. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Venezia.