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Assestamento di bilancio, Stecco M5S: “Nessuna risorsa per le famiglie in difficoltà nel pagamento delle bollette”
Il Movimento 5 Stelle critica le linee guida dell’amministrazione comunale di Chioggia per quanto riguarda il Documento Unico di Programmazione 2023-2025 e l’assestamento di bilancio, presentate durante una seduta del consiglio comunale. «Nonostante un milione di euro di avanzo disponibile – spiega il capogruppo Daniele Stecco – frutto della precedente amministrazione, la giunta Armelao non stanzia risorse per sostenere le famiglie in difficoltà nel pagamento delle bollette, complice la crisi energetica. Avevamo chiesto di stanziare almeno 200mila euro per dare fin da ora risposte immediate e concrete, serviva un atto di coraggio prima che la situazione possa precipitare nei prossimi mesi. Altri Comuni non l’hanno certo rimandato, qui invece bisogna constatare con amarezza che -beffandosi delle proprie stesse promesse- la scelta politica del centrodestra porta solo a un controllo “ragionieristico” della tenuta dei conti, che però lascerà famiglie senza luce e gas nel prossimo inverno». A questo si aggiunge, ricorda Stecco, l’abbassamento della soglia di esenzione dall’addizionale IRPEF: «Quando ero assessore al Bilancio, questa era stata portata a 17mila euro annui. Ora invece l’amministrazione in carica l’ha ridotta a 15mila, tagliando fuori i redditi di non pochi cittadini».
Stecco osserva che l’intervento correttivo, approvato dalla maggioranza, «è dovuto correre ai ripari anche riguardo le spese per il calore e l’illuminazione pubblica, che non erano sufficienti tanto da dover quasi raddoppiare il primo incremento di 800mila euro con altri 700mila messi a disposizione dal governo». Altri 900mila andranno riservati a una causa giudiziale in corso al Consiglio di Stato, tenendo conto che il Comune aveva già avuto ragione in primo grado al TAR.
Per quanto riguarda il DUP, l’ex assessore attacca direttamente la giunta perché «il messaggio che passa è il taglio di tutti i capitoli di spesa mentre aumenta solo la TARI per i prossimi tre anni, senza dare motivazioni politiche o tecniche». Addentrandosi nei capitoli, Stecco parla di «anticamera del fallimento» e di «incapacità di chi governa ora la città»: la nuova programmazione previsionale di bilancio, secondo il M5S, lascia intravvedere altri aumenti. «Da chi ha promesso di mantenere in città l’ufficio del Giudice di Pace – continua l’esponente stellato – mi sarei aspettato di trovare a bilancio maggiori risorse per reggerlo, pagando meglio l’ulteriore personale richiesto dal Tribunale di Venezia. Lo stesso per quanto riguarda la sicurezza». La grande assente, dice Daniele Stecco, è ancora una volta la politica: «Hanno fatto il compitino nei tempi indicati, come scolaretti modello, per quadrare i conti riducendo semplicisticamente le spese essenziali per il funzionamento della città. Dove sono gli uffici comunali periferici nelle frazioni, tanto decantati in campagna elettorale? Dove le assunzioni di personale, con gli uffici al collasso senza indire concorsi?».
Senza contare, conclude il consigliere del Movimento, che a prima vista il DUP appare pure incongruente: «Se i capitoli di spesa diminuiscono, ma a seguito del perdurare della guerra il fabbisogno di energia aumenterà sicuramente anche nel 2023, gli stanziamenti per garantire il calore e l’illuminazione pubblica non sono ancora sufficienti, e si renderà necessaria una terza manovra».