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Il presidente di Assonautica Venezia Masiero scrive al sindaco Armelao: “Chioggia punti ai super yacht”
Il presidente di Assonautica Venezia Marino Masiero scrive al sindaco di Chioggia Mauro Armelao invitandolo a sposare un progetto di una decina di anni fa, il Marina City Park, che ambiva a portare i super yacht a Chioggia.
Masiero, titolare in città della darsena Marina del Sole, è stato molto attivo a Chioggia in passato, proponendo vari progetti di sviluppo nel comparto nautico. La sua visione di sviluppo non ha trovato l’accoglienza sperata dalla politica locale e per questo ha deciso di spostare parte della sua attività al sud, dove sta ottenendo ottimi risultati nella valorizzazione del porto di Rodi Garganico.
Alcuni giorni fa ha pubblicato un post su Facebook che è una lettera aperta al sindaco di Chioggia. Questo il testo integrale.
Sono passati oramai 12 anni da quando presentai all’allora Sindaco Romano Tiozzo Pagio il progetto di sviluppo economico diffuso legato alla nautica da diporto a Chioggia. Tenuto conto del lieve aumento della capacità ricettiva alberghiera dal 70 a oggi, le darsene, con 5000 barche da diporto, per lo più arrivate in città dal 1990 in poi, sono il segmento economico che maggiormente ha contribuito a sviluppare la capacità attrattiva della Città.
Il progetto “Marina City Park” prevedeva tra le altre cose due attracchi per super yacht in Riva Merlin e la sistemazione dei posti riservati alle barche passeggeri in piazza Vigo.
Romano cadde in una congiura di palazzo fatta da interessi di bottega non accontentati, tirate per la giacchetta, invidie dei soliti noti e altre scritture che solo un esperto goldoniano può comprendere.
Arriva Giuseppe Casson, che per 5 anni incanta la folla con il disco rotto del ” non si possono spendere i soldi, c’è il patto di stabilità”, ma a fronte delle insistenze di Mauro Mantovan, Assessore ai lavori pubblici che gli porta una seconda elaborazone del progetto – fatta in 3 giorni e due notti per non perdere i fondi – il progetto di Riva Merlin passa.
Capita che, però la “visione” sia mia, ragion per cui, il buon Sindaco Casson ordina la messa in “soasa” (soffitta) delle scartoffie e non se ne parla più, se non dopo che Chioggia cambia Sindaco ancora.
Alessandro Ferro dei 5S tira fuori dal cassetto il progetto e lo manda in salvagiardia dove una manina amica di Casson, si badi bene, clodiense, pensa bene di mettere nero su bianco il “nein” tecnico. Chiamo la Consigliera Regionale Erika Baldin mi dice che non c’è più niente da fare. Ferro perde le elezioni, arriva Mauro Armelao.
Caro Sindaco, oggi Venezia scommette sulle grandi barche da diporto. Brugnaro punta alla cantieristica dei super e mega yacht alla marittima. In Riva Schiavoni, da quando ho proposto a Romano Tiozzo di fare 2 attracchi in Riva Merlin ne sono arrivati 2500. Da noi zero. Il futuro ci vedrà parte perdente ancora? Lasciando perdere l’economia che attivano, la Città paga il prezzo di 12 anni di grandi occasioni spedite al mittente. Bellezza, socialità e culture diverse, sono i parametri accessori al denaro, che si misurano in una Città che sa accogliere le grandi barche da diporto e che vuole voltare pagina davvero, in un contesto internazionale.
La miopia di chi ha ostacolato questa opera è il vero motivo dei loro insuccessi politici. Un buon progetto non si affonda perché lo ha ideato uno che ti sta antipatico. Tantomeno quando ci sono i fondi disponibili – deviati sul parcheggio all’isola dell’unione e su quello dei camper-.
Io sto lontano da Chioggia da tempo e non credo tornerò ad occuparmi di cose pubbliche. Ho perso troppo tempo a proporre cose che gli altri fanno senza esitare, per il bene delle loro Comunità. Sto al sud dove quando parli con la Politica non fanno differenze tra l’amico ed il signor nessuno che si è presentato qua nel 2017.
Quel progetto che vi è stato regalato è costato 50.000 euro dei contributi volontari degli associati di Slow Lagoon ed è un progetto strategico per il futuro di Chioggia.
Prendetelo in mano e sviluppatelo. Lo capirete dopo, quanto bene abbiamo perso in 12 anni.
Saluti dal Sud.
Marino Masiero