- Gattino seviziato e ucciso a Bacucco: l’appello dell’A.P.A. Chioggia contro la crudeltà sugli animali
- Ponte Sant’Andrea: venerdì 11 luglio riapre al transito pedonale la parte centrale
- Chioggia pronta a far ballare tutto il Veneto: il 18 agosto arriva Steve Aoki
- Il “Pianista fuori posto” torna a Sottomarina: concerto all’alba domenica 27 luglio
- Maltempo sul Veneto: la Guardia Costiera di Chioggia salva una coppia alla deriva su una barca a vela
- Sagra del Pesce di Chioggia 2025: venerdì 11 luglio si inizia
- Il corto su Antonia Zennaro vince il Premio Buriana al Festival SottoVenere
- La Fiamma Olimpica arriva a Chioggia: un evento storico per la città
- Chioggia, bagnante salvato in extremis dalla Polizia: rischiava di annegare tra le onde
- Emergenza caldo nel Commissariato di Chioggia: Poliziotti e cittadini al limite
Tegnùe, il presidente dell’associazione Mescalchin lancia l’allarme: Chioggia rischia di perdere la gestione diretta

Per il quinto anno l’Associazione “Le Tegnùe” si è rimboccata le maniche e a proprie spese ha provveduto al ripristino degli ormeggi nella ZTB (Zona di Tutela biologica) delle Tegnue, diventata poi SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ora non bastasse ZSC (Zona Speciale di Conservazione).
Spiega Mescalchin riferimento dell’Associazione: “La presenza della boe oltre all’aspetto turistico subacqueo evidenzia che l’area non è abbandonata a se stessa ma è solo in attesa che qualcuno se ne preoccupi veramente e non solo sulla carta. Finiti 5 anni fa i finanziamenti Regionali, si è saputo tra l’altro con molte contestazioni, tutto è rimasto bloccato. Solo con l’ aiuto dei volontari dell’Associazione “Tegnue di Chioggia” – onlus e dei Club Associati si è mantenuto alto l’interesse non solo del lato turistico ma ancora più importante di quello divulgativo, continuando le visite alle scuole di ogni ordine e grado, a Club Subacquei e a Circoli Culturali”.
Mescalchin è critico sulla possibilità che le Tegnùe di Chioggia vengano unite al Parco del Delta del Po: “In questo modo si perde in gran parte autonomia e gestione diretta. La vedo come una grossa perdita di immagine e autosufficienza per la città tutta. Tutto questo molto probabilmente giustificato dalla poca fiducia che ha la Regione Veneto a causa del discutibile precedente operato dell’amministrazione locale. Sono personalmente deluso da queste nuove prospettive che fanno comunque male alla città, ancora una volta messa all’angolo per passate vicissitudini legate più che alla volontà del popolo, alle decisioni di pochi che ne hanno deciso le sorti. Invito tutti quelli che vogliono che le Tegnue di Chioggia rimangano legate alla città a prodigarsi perché ciò avvenga facendo pressione a chi ora amministra!! Avrete il totale sostegno mio e della nostra Associazione”.
NELLA FOTO PIERO MESCALCHIN