- Offerta di lavoro, si cerca un contabile per dichiarativi fiscali e tenuta contabilità
- Il Pianista Fuoriposto annuncia il suo ritorno a Sottomarina. Prima data 28 luglio
- A Chioggia per la prima volta la storia del “Bòcolo”. Due rappresentazioni nel pomeriggio
- Anniversario della Liberazione, la manifestazione quest’anno si svolge a Sant’Anna
- Giovedì 25 aprile, confermato il mercato maggiore
- Campagna di prevenzione della Lilt: il 26 maggio lo screening per il controllo dei nei
- Chioggia, dal 2024-2025 un Corso di Laurea Infermieristica
- Ginnastica Artistica, a Camponogara molte medaglie per le allieve di Asd Ballet Studio
- Notte del Classico, a Chioggia una performance degna di un Liceo di alto livello
- Marea prevista a 112 cm. Non sarà attivato il Mose, ma solo il Baby Mose
La processione dei Santi Felice e Fortunato è venerdì 10 giugno alle 18.00
Domani 10 giugno alle 18.00 inizia la solennità dei SS.Felice e Fortunato patroni di città e diocesi di Chioggia. Non l’11 giugno perché la sera è già vigilia della SS. Trinità.
Dopo una breve sosta preparatoria a Sant’Andrea la processione, con le statue e le reliquie dei Santi, da piazzetta Vigo raggiungerà il Duomo dove il vescovo Giampaolo Dianin presiederà il Pontificale.
Nella mattinata di sabato 11 giugno, dalle 9.30 alle 11, si terranno i tradizionali pellegrinaggi delle parrocchie della città.
L’11 giugno fa festa dei santi avrà anche la sua veste popolare con bancarelle da piazzetta Vigo a campo Marconi ed il centro pedonalizzato. Si tratta di un ritorno dopo due anni in cui le bancarelle erano state fermate per evitare assembramenti e diffusione del Covid.
La storia
Scarne sono le informazioni sulla vita e sull’azione di questi due protomartiri, anche se molto fu scritto in proposito da storici locali, senza un serio fondamento storico.
Secondo la tradizione furono due fratelli originari di Vicenza – forse soldati – che alla fine del III secolo si trovavano ad Aquileia, il centro amministrativo e culturale della X Regio Venetia et Histria, posta al termine della via Postumia, che stava diventando il luogo principale della predicazione della nuova religione cristiana.
Il loro martirio avvenne nel 303-304, durante la persecuzione dei cristiani sotto Diocleziano: dalla passio ambrosiana emerge che i due, interrogati, non vollero rinnegare la propria fede. Nell’interrogatorio, Felice rispose anche per Fortunato e, tra l’altro, disse di essere de vicino loco non longe de hac civitate, il che fece pensare a Vicenza. Furono torturati con vari tormenti per piegare la loro volontà e poi decapitati fuori da Aquileia, sulle sponde del fiume Natissa[2].
I due santi vengono ricordati anche ad Aquileia il 14 agosto e a Vicenza il 14 maggio.