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Aggressione verbale durante il consiglio comunale, Alessandra Penzo chiede di cambiare il regolamento

Alessandra Penzo di Obbiettivo Chioggia ha presentato un ordine del giorno da discutere in consiglio comunale per fermare le aggressioni verbali durante lo svolgimento dello stesso.
Scrive la Penzo nell’Odg: “Troppe volte è capitato di assistere, durante le sedute del Consiglio Comunale e delle Commissioni consiliari ad episodi di “aggressione verbale” e mancanze di rispetto nei confronti di consiglieri o assessori. Con questo Odg voglio dissociarmi da qualsiasi forma di “abuso” verbale e proporre delle modifiche all’attuale regolamento, al fine di migliorare non solo l’ordine e lo svolgimento delle sedute sopra citate, ma anche di rimarcare il dovere di rispetto e l’onestà intellettuale che l’aula e i cittadini meritano”.
L’episodio di abuso verbale che ha portato la Penzo a presentare l’Odg è accaduto a lei il 24 Maggio durante la Commissione Consiliare con Oggetto: “Area Punta Poli, quali soluzioni si possono attuare per valorizzare e recuperare l’ Area”. Alla scena, andata anche in diretta streaming, erano presenti pure dei rappresentanti del Comitato civico di Punta Poli che, secondo quanto riportato dalla consigliera di Obbiettivo Chioggia, sarebbero rimasti basiti ed indignati.
Scrive ancora la Penzo: “Sono convinta che il nostro ruolo sia quello dare il buon esempio ai nostri concittadini, offrendo loro discussioni costruttive atte a migliorare le attuali condizioni della nostra città. Troppe poche volte viene portata alla luce la cattiva abitudine di qualcuno di far passare le sedute consiliari come una commedia Goldoniana. Chiedo di essere tutelata come Consigliera democraticamente eletta dai cittadini. Chiedo che mi venga garantita la possibilità di espletare le funzioni che mi sono state conferite al momento dell’ accettazione del mio mandato”.
La Penzo chiede che se dopo i richiami del Presidente del Consiglio comunale o della Commissione consiliare, la persona che compie l’abuso verbale continua a non consentire la conclusione dell’intervento di un collega o ancor più grave non acconsenta il regolare svolgimento della seduta, il Presidente dell’assemblea deve darne tempestiva comunicazione al Prefetto e chiederne un parere. Dopo il secondo richiamo di ammonizione da parte del Presidente del Consiglio Comunale al consigliere “disturbatore”, il consigliere deve essere fatto allontanare dall’ aula fino alla fine della discussione del punto in oggetto. La Penzo chiede he vengano verbalizzate durante le Commissioni Consiliari anche le parole dette fuori microfono durante questi episodi.