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Servizio di mediazione linguistica e culturale per aiutare l’inserimento scolastico dei ragazzi ucraini

Tra le azioni proposte a favore delle persone straniere presenti nel territorio del Comune di Chioggia, si è di recente attivato il servizio di mediazione culturale linguistico per il finale dell’anno scolastico 2021/2022, per rispondere in particolare alla situazione causata dal conflitto in corso in Ucraina e al conseguente esodo di persone e nuclei familiari con figli in età scolare. La figura del mediatore culturale scolastico ha un ruolo di ponte e facilitatore all’interno del contesto scolastico tra gli alunni stranieri, le relative famiglie e gli insegnanti. Contribuisce, insieme con docenti e genitori, al superamento del disagio che gli allievi possono vivere in maniera anche drammatica, a causa, in particolare, del trauma vissuto nel caso particolare da fuga da un conflitto o da situazioni a rischio.
La figura è di accompagnamento agli alunni nel nuovo percorso scolastico, agevolando ed aiutando nell’orientamento nel nuovo contesto. Concretamente il servizio, affidato alla cooperativa sociale REM – già attiva nel coordinamento delle azioni di accoglienza – ha potuto raccogliere i bisogni delle scuole del territorio, valutare con le insegnanti le priorità e attivare un’equipe di mediatori e mediatrici culturali per affiancare gli alunni segnalati.
«Di fatto sono 17 le segnalazioni già pervenute di bambini e ragazzi che attualmente frequentano le scuole, di cittadinanza ucraina, e non solo – spiega l’assessore alle Politiche sociali Sandro Marangon – 3 alla scuola dell’infanzia, 9 alla scuola primaria, 5 alla secondaria di primo grado. Diversi altri alunni ucraini continuano, al momento, a svolgere le lezioni online, grazie alle piattaforme per la didattica a distanza».
In merito alla situazione Ucraina, in questi mesi il Comune di Chioggia, in collegamento con Prefettura di Venezia e Città Metropolitana, ha condiviso un tavolo di lavoro con Diocesi di Chioggia, Protezione Civile comunale e associazioni del Terzo Settore, proprio per gestire al meglio sia gli aiuti da inviare, sia l’arrivo dei profughi.
«Voglio sottolineare – continua l’assessore Marangon – la grande sensibilità e attenzione dimostrata dalla rete istituzionale in questa circostanza. Da quando è scoppiata l’emergenza Ucraina, l’amministrazione comunale si è attivata, assieme agli altri enti, cooperative e associazioni del territorio, per monitorare insieme una situazione in costante divenire e per essere pronti a gestire in modo unitario quella che, sembra essere, purtroppo, una situazione che non si risolverà nel breve periodo. Alloggio, lavoro, scuola e mediatori culturali, come in questo caso, sono alcuni aspetti dell’accoglienza e dell’integrazione, che vanno gestiti in coordinamento e non lasciati al fai da te dei singoli, seppur mossi da buona volontà».