La Regione del Veneto ha dichiarato lo stato di crisi idrica: “Non sprecate l’acqua”

Scritto da il 27 maggio 2022 alle 13:05
acqua

La Regione del Veneto ha dichiarato lo stato di crisi idrica in tutto il territorio regionale, a causa della scarsità di pioggia, della mancanza di neve e delle modeste riserve idriche accumulate nei serbatoi idroelettrici montani.

L’ordinanza del presidente, Luca Zaia, raccomanda a tutti – in particolare agli agricoltori e a chi innaffia parchi e giardini – di usare l’acqua con parsimonia, limitando il consumo al minimo indispensabile. Contiene inoltre l’invito a ridurre il consumo di acqua per tutti gli usi diversi da quello alimentare domestico e per l’igiene personale, con particolare riferimento all’annaffiatura di orti, giardini e prati; al lavaggio di cortili, piazzali, auto e veicoli; al riempimento di piscine, fontane ornamentali e vasche da giardino.

La situazione del territorio di Veritas non è ancora così pesante come in altre zone, ma oggi più che mai è necessario mantenere alta la guardia e non sprecare nemmeno un goccia d’acqua, così da prevenire emergenze acute. L’acqua fornita da Veritas è per la maggior parte di falda, prelevata nei campi acquiferi che si trovano a cavallo delle province di Venezia, Padova e Treviso. Il 13% arriva, invece, dai fiumi Adige, Livenza e Sile. Inoltre, il rifornimento dell’area sud e centrale del nostro territorio è supportato dal Savec, il Sistema acquedottistico del Veneto centrale, oggi integrato nelle gestioni idriche. Si tratta di un’infrastruttura molto importante, realizzata dalla Regione del Veneto attraverso la propria società Veneto Acque, in collaborazione con Veritas, Acque Venete ed Etra, all’interno delle province di Venezia, Padova, Rovigo e Vicenza. Alle fonti veneziane si sono quindi aggiunte nuove acque di qualità elevata (prelevate dai pozzi di Camazzole, in provincia di Padova) per il rifornimento delle aree orientali delle province di Padova, Rovigo e Venezia, in particolare Chioggia, Cavarzere e Cona. Il Savec è formato da 150 km di condutture, pozzi di prelievo per 950 litri/secondo e serbatoi di accumulo capaci di contenere 7.000 metri cubi di acqua potabile, che si aggiunge ai 5.343 km dell’acquedotto di Veritas.


Veritas invita i cittadini ad adottare le buone pratiche di risparmio idrico, valide sempre, non solo nei periodi di siccità:
 Controllare eventuali piccole perdite dei rubinetti e degli scarichi del wc: una goccia al secondo può far sprecare circa 17 litri d’acqua al giorno.
 Utilizzare sciacquoni a scarico differenziato che permettano di ridurre e controllare la quantità di acqua erogata.
 Installare sui rubinetti i riduttori di flusso: miscelando aria e acqua danno la sensazione di maggiore forza del getto, pur riducendo il volume d’acqua erogato.
 Preferire la doccia rispetto al bagno: per un minuto di doccia occorrono 15 litri d’acqua, per riempire una vasca da bagno ne servono circa 150.
 Chiudere i rubinetti: non lasciare scorrere l’acqua ma aprirla solo quando serve, ad esempio per il risciacquo dei denti o del rasoio.
 Raccogliere in una bacinella l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura e riutilizzarla per annaffiare le piante.
 Annaffiare piante e giardini di sera o di notte: l’evaporazione sarà minore e servirà meno acqua. Se possibile, raccogliere l’acqua piovana e usarla per queste operazioni.
 Utilizzare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico: con un lavaggio settimanale in meno sarà possibile risparmiare in un anno 5.000 litri di acqua e centinaia di euro sulla bolletta elettrica.

Autore: Admin

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