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Lunedì è la giornata del mare, la flotta peschereccia ha perso il 40% degli operatori in 35 anni
Anche a Chioggia – Capitale della Pesca Italiana – si celebra la ricorrenza nata per valorizzare il mare come risorsa culturale, scientifica, ricreativa ed economica. Istituita con il decreto legislativo 229/2017 ed entrata in vigore nel 2018, la Giornata Nazionale del Mare è un’occasione importante per sensibilizzare in maniera privilegiata i più giovani sull’importanza del rispetto e della conoscenza del mare, risorsa di grande valore per il mondo e per l’Italia in particolare.
Diffondere la cultura del mare e la promozione di una cittadinanza del mare in primis per le giovani generazioni, chiamate a diventare nel futuro prossimo i tutori della conservazione e della valorizzazione di un bene vitale per il pianeta e promotori della sua cultura, dovrebbe essere una priorità nelle località della costa veneta.
Chioggia è la sede del Mercato ittico all’ingrosso più importante dell’Adriatico e tra i più conosciuti ed apprezzati in Italia. È il luogo nevralgico di uno dei distretti ittici più produttivi in Europa ed è riconosciuta dai più come la naturale e storica capitale della Pesca, per storia e tradizioni.
Il direttore del Mercato Ittico all’ingrosso Emanuele Mazzaro – amministratore unico di S.S.T ha sempre dimostrato particolare attenzione e sensibilità per tematiche ineludibili come la sostenibilità ed il rispetto del mare, tanto da aver perorato negli ultimi due anni un’immagine vincente come quella raffigurata – come mantra comunicativo – dei ‘Custodi dell’Adriatico’.
“Siamo consapevoli che il Mare è un valore aggiunto incredibile su cui bisogna riflettere ed operare non solo un giorno all’anno, ma nei dodici mesi. La Pesca è un tassello fondamentale del complesso mosaico della Blue Economy e oggi il settore ittico versa in acque molto agitate. Il problema del caro gasolio, la incessante querelle con le istituzioni europee e lo spettro di normative sempre più stringenti che penalizzano il settore sono una minaccia incombente non solo per i pescatori, ma per tutte le comunità costiere.”
E continua: “Negli ultimi 35 anni la flotta peschereccia italiana ha perso il 40% delle proprie imbarcazioni – secondo un’indagine di Coldiretti Pesca – ed oggi la pesca italiana conta appena 12mila unità rispetto agli 8000 km di costa dello stivale.
A dicembre abbiamo celebrato gli Stati Generali Pesca sperando di essere alla fine di due anni terribili di pandemia e restrizioni e, oggi, ci ritroviamo in una situazione di conflitto alle porte d’Europa con effetti potenzialmente devastanti per la tenuta dell’economia nel suo complesso.”
E conclude: “Lunedì mattina parteciperò – ed invito tutti i rappresentanti delle istituzioni all’asta delle seppie, l’oro nero dell’Adriatico, che proseguirà fino a giugno – per offrire la mia solidarietà ai pescatori e agli operatori, che lavorano giorno e notte per garantire ai consumatori l’accesso ad un prodotto sempre fresco e di eccellenza che rischia di essere rimpiazzato con quello d’importazione, se non verranno presi provvedimenti risolutivi in favore del settore. ”.