- Chioggia piange Giusto Benetazzo, noto per la storica macelleria in Tombola
- Protezione Civile, un nuovo corso per entrare nel gruppo comunale
- Gebis, Gianni Moretto: Mobilità dolce e strade meno trafficate per potenziare il turismo a Chioggia
- Novità a Chioggia, dal 22 gennaio una rassegna di cinema d’autore
- Via della Fossetta: tentano di occupare un alloggio pubblico, intervento delle forze dell’ordine e dei servizi sociali
- Barista picchiato, si è costituito anche il secondo responsabile. È un moldavo residente a Chioggia
- Kart: Daniele Paganin premiato a Roma per la stagione 2024
- Confesercenti presenta a Chioggia il nuovo Bando della Regione Veneto: 2 milioni di euro per le imprese del turismo, commercio e servizi
- Eccellenze italiane nei nuovi panini McDonald’s, c’è anche il Radicchio di Chioggia IGP
- Forte vento fino a martedì, fase operativa di attenzione per la Protezione Civile
Consegnati i medicinali al confine ucraino, i volontari chioggiotti portano in italia 5 persone
Sono arrivati questa mattina al confine ucraino i quattro chioggiotti che avevano lanciato nei giorni scorsi una raccolta fondi per l’acquisto di medicinali destinati al popolo ucraino in fuga dalla guerra.
Il progetto era partito dall’avvocato Giorgio Muccio referente dell’associazione Care Ucraina. A seguire sono aggiunti anche Luigi Ranzato dello studio Commercialisti Ranzato & Ranzato e poi l’Osteopata Enrico Nata e Damiano Boscolo di Essediauto.
Ci racconta Giorgio Muccio: “La generosità dei chioggiotti è stata sorprendente. Abbiamo raccolto 6.600 euro sul conto corrente ed altri 1.000 in contanti !
La differenza della nostra missione rispetto tante altre è che il nostro materiale è arrivato direttamente in uno dei campi provvisori nelle vicinanze del territorio ucraino”.
IL VIDEO CON LA CONSEGNA DEI MEDICINALI
I quattro nel primo pomeriggio hanno iniziato il viaggio di ritorno verso l’Italia portando con loro cinque persone che troveranno aiuto nel nostro paese. Si tratta di quattro donne ed una bambina.
Giorgio Muccio ci descrive anche l’emozione provata al momento della consegna degli aiuti: “Sono arrivati direttamente dove c’era bisogno. La struttura dove siamo arrivati è un centro commerciale adibito a dormitorio per le persone che fuggono dalla guerra. Ci sono anche dei volontari italiani che ci hanno accolto. Poi l’incontro con alcune donne ed una bimba che portiamo in Italia e troveranno accoglienza a Noale”.
LE PERSONE PORTATE IN ITALIA