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Il sindaco incontra gli operatori del turismo: sicurezza e Bolkestein tra le priorità dell’amministrazione
Bolkestein e sicurezza tra le priorità dell’amministrazione per il turismo, lo ha assicurato il sindaco Mauro Armelao durante l’assemblea dei soci di Gebis e Cisa camping
Valore aziendale, indennizzi e garanzie per le imprese familiari che gestiscono da decenni gli stabilimenti balneari di Sottomarina e Isola Verde come parametri fondamentali da inserire nei bandi per la messa a gara delle concessioni in applicazione della direttiva Bolkestein. Questi i temi al centro dell’assemblea di Gebis e Cisa camping che si è tenuta ieri al Granso Stanco alla presenza del sindaco Mauro Armelao e dell’assessore al demanio turistico, Serena De Perini. Ma anche programmazione degli eventi, sicurezza sul litorale, status giuridico di Città balneare.
«Abbiamo invitato gli amministratori per aver aggiornamenti sui lavori della Conferenza dei sindaci della costa veneta e sul G20S soprattutto in tema di Bolkestein», spiega Gianni Boscolo Moretto, presidente di Gebis. «In questi giorni è in discussione nella commissione del Senato l’emendamento al ddl concorrenza e tutti i sub emendamenti», spiega Leonardo Ranieri, presidente di Cisa camping e vicepresidente nazionale del Sib, «abbiamo necessità, come abbiamo precisato nella manifestazione a Roma, di migliorare l’emendamento proposto dal Governo inserendo garanzie precise per chi da anni gestisce un’impresa turistica demaniale. Il mondo sindacale sta facendo la propria parte, ma vogliamo anche sentire dalla politica quali siano le azioni messe in campo».
«Il nostro impegno nei confronti del mondo degli imprenditori è chiaro», spiega il sindaco Armelao, «tutto e subito è impossibile, però dal 5 ottobre stiamo facendo il massimo. In questi primi mesi abbiamo avviato tutte quelle pubbliche relazioni con gli enti sovracomunali che sono indispensabili per centrare gli obiettivi, penso a Soprintendenza, Provveditorato alle opere pubbliche, Anas, Ferrovie dello Stato, Veritas e qualche risultato già si vede. In Conferenza dei sindaci del litorale veneto stiamo lavorando insieme per affrontare al meglio le gare per le concessioni pur sapendo che la nostra spiaggia ha delle peculiarità (per estensione, numero di concessioni, imprese familiari) che altri non hanno e che andranno tutelate nei bandi. Noi facciamo la nostra parte, attendiamo però anche le indicazioni parlamentari che mi auguro siano chiare, precise e non interpretabili.
Per quanto riguarda i lavori del G20S abbiamo avviato i primi passi per il riconoscimento giuridico di Città balneare da cui deriveranno più fondi, ma anche più peso sul fronte della sicurezza. Il documento propedeutico che sta preparando un avvocato chiederà in particolare certezze su quattro punti: sicurezza (più forze dell’ordine), sanità (più servizi d’estate), ambiente (pulizia e raccolta rifiuti), fondi (maggior flessibilità per la spesa corrente). Vogliamo poter assumere più agenti, come minimo per coprire il turno serale fino all’una. Abbiamo molte idee anche sul fronte degli eventi e degli intrattenimenti per i giovani, ma va detto che sul fronte risorse dovremo fare i conti con un milione e mezzo di euro in meno a disposizione dato che le spese energetiche lieviteranno di un milione di euro e altri 400.000 euro serviranno per adeguare le spese del personale dopo il rinnovo del contratto. Ho già chiesto aiuto al prefetto perché non posso sottrarre risorse ai servizi sociali».
«In Conferenza dei sindaci stiamo facendo sentire la voce della città e portando all’attenzione le nostre peculiarità», spiega l’assessore De Perini, «abbiamo una spiaggia lunghissima, un numero di concessioni enorme (150) gestite per lo più da imprese familiari. Le gare dovranno essere territoriali: Roma dovrà delegare le regioni e poi la Regione delegherà i comuni. Noi abbiamo un regolamento balneare importante e condiviso e dovrà entrare in modo integrale nei bandi di gara. Dovremo pensare a tutele specifiche per i piccoli concessionari per i quali non valgono le garanzie della legge regionale 33, magari prevedendo dei bonus per chi investe nelle aree pubbliche. Noi ci stiamo attrezzando per arrivare preparati alla scadenza del primo gennaio 2024 (messa a gara), anche se ipotizziamo e auspichiamo che i tempi siano più dilatati per dar modo ai comuni di adempiere tecnicamente a tutto e alle imprese di prepararsi al meglio a affrontare le gare».