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Sindaci del Litorale Veneto: “Vogliamo tutelare i nostri imprenditori, rispettando i principi di concorrenza imposti dalla Comunità Europea”
I Sindaci della costa fanno squadra per adeguare i differenti regolamenti d’uso del demanio marittimo. Istituito il tavolo di confronto per realizzare un documento univoco.
È stato istituito questa mattina, nel corso della riunione della Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto che si è svolta in municipio a Jesolo, il tavolo di lavoro congiunto con i primi cittadini, che si pone l’obiettivo di giungere a un adeguamento comune dei differenti regolamenti d’uso del demanio marittimo.
«Noi sindaci abbiamo bisogno di essere operativi subito per dare concretezza a quello che lo Stato Italiano, attraverso la sentenza del Consiglio di Stato a sezioni unite, ci ha imposto: le procedure ad evidenza pubblica – spiega il sindaco di Cavallino-Treporti avv. Roberta Nesto, presidente della Conferenza e coordinatrice del G20 Spiagge –.
Vogliamo farci trovare pronti e avere una linea unitaria, in modo tale che vengano tutelati i nostri imprenditori, rispettando al contempo i principi di concorrenza che sono stati imposti dalla Comunità Europea».
Nell’ottica di confronto e condivisione, l’incontro è stato allargato alle associazioni di categoria del balneare, oltre che alla Regione Veneto.
«Fondamentale in questo percorso sarà continuare la condivisione e il dialogo con la Regione – aggiunge la sindaco Nesto –, in particolare con gli assessori Calzavara e Caner, affinché il lavoro di tutte le istituzioni trovi un giusto equilibrio tra interessi diversi, portando ad un risultato condiviso».
«Il Veneto deve avere capacità di proporre soluzioni, che spero il Governo Centrale abbia l’attenzione e la sensibilità di ascoltare che dia poi alle regioni la possibilità di dialogare con i comuni per trovare le migliori soluzioni – ha commentato a margine dell’incontro l’assessore regionale al demanio Francesco Calzavara –. Il turismo è uno dei settori trainanti dell’economia della nazione, e in particolar modo del Veneto. Quindi deve avere quel tipo di attenzioni affinché le professionalità che si sono create nel corso degli ultimi cinquant’anni abbiano capacità di continuare a erogare quei servizi che c’hanno fatto diventare leader a livello europeo».
Il termine ultimo e improrogabile per le concessioni in essere è quello del 31 dicembre 2023, le migliori soluzioni vanno quindi trovate in fretta.
Qualora, però, lo Stato manchi nell’individuare per tempo un regolamento in merito, i comuni sapranno farsi trovare pronti proprio grazie al lavoro che produrrà il tavolo avviato.
«Le gare le fanno i comuni mediante loro regolamenti – conferma l’avvocato Bruno Barel –. Se non c’è un quadro normativo statale, dovranno farlo i comuni attraverso i loro regolamenti, applicando direttamente le regole europee senza il supporto statale».
«La tabella di marcia è molto serrata perché abbiamo il dovere di fare le gare in tempi molto rapidi, ecco quindi che nell’arco di qualche mese questo lavoro deve essere compiuto – conclude la sindaca Nesto –. Noi abbiamo sempre interagito con il Governo e con Regione Veneto. È fondamentale avere una visione unitaria della costa affinché si abbia consapevolezza sia delle peculiarità di ogni singola località, che del quadro d’insieme, poiché è sulla visione totale che le decisioni politiche devono trovare applicazione.
Per questo chiediamo anche di poter partecipare attivamente ai tavoli di competenza del Governo, con documenti e proposte che abbraccino l’applicazione della norma alle realtà e alle economie locali, frutto del lavoro prodotto con le categorie e la comunità».