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Sottomarina, la diga sommersa non funziona: ancora martoriato un tratto del litorale

Le violente mareggiate dell’8 e 9 dicembre ancora una volta hanno martoriato alcuni tratti del litorale di Sottomarina e di Isola Verde.
A aver la peggio il tratto a sud di Sottomarina dove la forza del mare dovrebbe essere contrastata dalla diga sommersa, realizzata qualche anno fa ma mai collaudata. «Purtroppo assistiamo a uno scenario che si è ripetuto più volte negli ultimi tempi», spiega Luciano Serafini, presidente di Cisa camping (Faita Confcommercio), «qualcosa nel funzionamento della soffolta non torna. Per realizzarla sono stati spesi parecchi denari, ma chiusi i lavori è stata di fatto abbandonata. Non c’è stato il collaudo e non ci sono state più manutenzioni o correzioni che ne garantiscano la piena funzionalità. Così si rischia che si arrivi alle porte della stagione 2022 senza la spiaggia. Qualcuno deve prendere in mano la situazione. Non è la prima volta che segnaliamo il mal funzionamento della soffolta, ma senza riscontri».
Qualche considerazione anche sulla situazione di Isola Verde dove sono in corso i lavori per l’adeguamento dei pennelli anti erosione alla foce, attesi da anni. «Anche qui la mareggiata dei giorni scorsi ha creato grossi problemi», spiega Serafini, «la speranza però, in questo caso, è che ci sia un’inversione di tendenza per il futuro dato che è in corso l’intervento progettato per fermare ulteriormente la risalita del mare. Quello che ci preme in questo momento è che al termine dei lavori sia prevista una corposa operazione di ripascimento per ripristinare la fisionomia iniziale della costa. Non sappiamo se siano stati stanziati fondi per i ripascimenti, di Sottomarina e di Isola Verde, ma se così non fosse l’intervento di Isola Verde con la riduzione delle aperture tra un pennello e l’altro servirebbe a gran poco se non vi fosse più l’arenile da proteggere».