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Conche di navigazione ed emergenza lavoro, in arrivo misure urgenti dal Governo a favore dei pescatori

Il Governo dimostra finalmente attenzione per i pescatori di Chioggia, in arrivo misure urgenti sia sull’annoso tema del funzionamento delle conche di navigazione, sia per l’emergenza lavoro. Due nodi che tengono in ansia la flotta peschereccia di Chioggia, la più grande d’Italia.
Lo ha annunciato l’onorevole del PD Nicola Pellicani: “Il Governo, rispondendo al mio Question Time alla Camera, ha assunto impegni per la ripresa dei lavori e la messa in funzione delle conche di navigazione, ma soprattutto ha annunciato l’arrivo di provvedimenti rilevanti per sostenere i lavoratori del settore ittico che rappresentano una parte rilevantissima nell’economia chioggiotta.
Nella legge di bilancio che verrà approvata nei prossimi giorni, nell’ambito della riforma della cassa integrazione per il settore agricolo, viene estesa ai pescatori la cassa integrazione per periodi diversi dal fermo biologico.
Inoltre, sempre nella legge di bilancio è stato previsto un finanziamento per i pescatori in caso di sospensione dal lavoro dovuta misure di arresto temporaneo obbligatorio e non obbligatorio.
Il governo ha inoltre confermato la conclusione dei lavori del sistema Mose entro il 31 dicembre 2023.
Noi continueremo a vigilare perché i cronici ritardi non possono ricadere ancora sull’attività della pesca.
In merito alle conche i cantieri sono fermi da mesi. Il ministero delle infrastrutture ha confermato che “il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Triveneto, unitamente al Concessionario CVN, stanno mettendo in campo appropriate misure volte ad assicurare tempi certi per il completamento delle due conche di navigazione destinate al transito dell’importante flotta peschereccia di Chioggia”.
Non sono consentiti ulteriori alibi. I pescatori e la Città Metropolitana di Venezia non possono attendere ancora.
Oggi le paratoie funzionano ma i lavori non sono ancora conclusi. Mancano interventi molto importanti legati all’impiantistica con la conseguenza che, per rendere possibile i sollevamenti è necessario mobilitare decine di personale, di tecnici.
Un’operazione molto onerosa, tant’è che ogni sollevamento costa circa 350mila euro.
Ma i disagi per i pescherecci sono gravissimi: le conche di navigazione di Malamocco e Chioggia, dopo vent’anni di cantieri del Mose, non sono ancora funzionanti. Sono stati spesi inutilmente centinaia di milioni. La conca di Malamocco è stata costruita male, con misure sbagliate, quella di Chioggia è sempre incompiuta. Il risultato è che quando le paratoie sono alzate le navi non posso entrare e uscire dal porto. Tutte le navi. Ma i maggiori disagi sono per la pesca: è capitato che i pescherecci siano rimasti bloccati per tutta la notte in mare”.