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Il sindaco ha incontrato Arriva Veneto: “Ridurre i passaggi per Borgo San Giovanni e corse dirette verso l’Angelo di Mestre

Il sindaco di Chioggia Mauro Armelao ha incontrato i vertici di Arriva Veneto per discutere di alcuni miglioramenti al servizio per gli utenti di Chioggia, anche con l’obiettivo, come promesso in campagna elettorale, di togliere il più possibile le auto dalla Strada Statale Romea.
Queste le proposte fatte dal primo cittadino: corsa diretta di andata e ritorno da Chioggia verso Ospedale all’Angelo e viceversa, possibilità di percorrere via Cavour e via Naccari dimezzando così i passaggi nel quartiere di Borgo San Giovanni, prevedere una fermata in viale Stazione a Mestre e possibilità di portare i depositi dei bus in zona Val da Rio.
Scrive il sindaco Armelao in una nota: “Ho chiesto all’Ulss 3 Serenissima il numero di dipendenti, residenti a Chioggia, che lavorano presso l’ospedale all’Angelo, in modo da poter chiedere ad Arriva Veneto di creare una corsa diretta. L’idea è quella di evitare che questi lavoratori siano obbligati a prendere l’auto, con il conseguente pericolo nel percorrere la statale Romea. Pensò ad esempio ai dipendenti che dopo la notte ritornano a casa. Quindi una corsa dovrebbe partire alle 5.30 del mattino e una volta arrivata all’Angelo caricare quelli che terminano il turno di notte. In sintesi tre corse al giorno, sei se consideriamo andata e ritorno. Così facendo è possibile mettere al sicuro i lavoratori e Arriva Veneto avrebbe nuovi clienti che ora non utilizzano il servizio pubblico per la scomodità nel dover cambiare due bus.
Sto seguendo attentamente – prosegue il primo cittadino- la questione che riguarda la possibilità di ridurre i passaggi dei bus per Borgo San Giovanni: si sta studiando come procedere per far in modo che i bus transitino una sola volta sia in partenza che in arrivo, facendoli transitare per la zona Tombola e mettendo in sicurezza le abitazioni di via Cavour attraverso l’installazione di un cordolo che andrebbe a distanziare ulteriormente il passaggio dei mezzi dai palazzi. Così avremmo il dimezzamento netto dei bus in transito a Borgo San Giovanni creando maggiore sicurezza per il quartiere e dando più tranquillità agli stessi autisti. Su questa questione anche la comunità di Borgo San Giovanni e la stessa parrocchia avevano chiesto una soluzione”.
Armelao ha portato sul tavolo di Arriva Veneto anche altre proposte: “Per garantire maggiore sicurezza, tranquillità e qualità del servizio ai concittadini e turisti, prosegue la nota del primo cittadino- ho chiesto la possibilità di creare una fermata di carico nel piazzale utilizzato dai bus Actv e Atvo vicinissimo alla stazione ferroviaria di Mestre in modo da evitare di far percorrere molta strada, anche nelle ore notturne, per raggiungere la fermata sul cavalcavia Vempa. Avendo la possibilità di avere una fermata di carico vicinissima alla stazione si agevolerebbe di molto il pendolare arrivato a Mestre che potrebbe raggiungere la fermata in poco tempo senza attraversare zone isolate.
Ultima questione – chiude il sindaco- riguarda uno studio di fattibilità per poter trasferire gli attuali depositi dei bus che si trovano a Borgo San Giovanni, in zona Val da Rio. Liberando il parcheggio dai bus nel quartiere di Borgo San Giovanni, non solo si toglierebbe ulteriormente altro traffico in una zona densamente popolata, ma si andrebbe così a creare una sorta di nuovo parcheggio per le auto in vista di una messa in opera della ZTL, che ripeto partirà solo dopo aver incontrato tutte le associazioni di categoria, parrocchie, residenti ecc. Si potrebbero utilizzare poi delle navette per portare le persone in centro storico”.
“Arriva Veneto si è mostrata disponibile e collaborativa” ha detto il sindaco dopo l’incontro. Poi ha aggiunto: “Quanto sopra riportato dovrà comunque essere concordato per quanto riguarda i tragitti e le fermate con la città Metropolitana che è competente sulla questione, mentre per ciò che concerne lo spostamento del deposito dovrò parlarne con l’autorità portuale, prevedendo anche un cambiamento a livello urbanistico”.
Chiude Armealo: “Il lavoro non manca, ma nemmeno le idee e le proposte finalizzate al miglioramento della qualità della vita dei nostri concittadini e non solo e per garantire maggior sicurezza a tutti e a 360º”.