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Cerimonia in ricordo di Poliuto Penzo, medaglia d’oro al valore

I Carabinieri della Compagnia di Chioggia hanno organizzato nella giornata di ieri, la cerimonia di commemorazione dell’80° anniversario del fatto d’armi per il quale il Car. Poliuto PENZO è stato insignito della M.O.V.M. (medaglia d’oro al valor militare).
Erano presenti, presso il Monumento al Carabiniere in piazzale Europa di Sottomarina, un picchetto di formazione composto da militari della Compagnia Carabinieri di Chioggia e una rappresentanza di Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri della medesima Compagnia.
Erano inoltre presenti la Bandiera del Comune di Chioggia, decorata di medaglia d’oro di benemerenza nazionale e medaglia d’argento al valor civile, i labari dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, nonché gli alunni della sezione ad indirizzo musicale della Scuola Media “Silvio Pellico” di Chioggia, e gli alunni della scuola media “Galileo Galilei” di Chioggia, che hanno intonato e suonato le note dell’Inno Nazionale, durante l’alzabandiera solenne, e la canzone del Piave, durante la deposizione di una corona d’alloro in ricordo dei caduti.
Alla cerimonia hanno partecipato anche i familiari del Car. Poliuto Penzo, i nipoti Penzo Paolo e Camuffo Moreno e le Pronipoti Camuffo Nicoletta e Laura.
Hanno presenziato autorità militari, civili e religiose, tra cui il Prefetto di Venezia, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Venezia, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il dirigente del Commissariato di Chioggia, il Comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia, il Vescovo della città di Chioggia ed il sindaco di Chioggia.
La cerimonia è stata aperta con l’alzabandiera; sono stati poi ricordati i momenti salienti della vita del Car. Poliuto Penzo e i luoghi dove ha svolto servizio; è stato ricordato il fatto d’arma per cui è stato insignito di Medaglia d’Oro al Valor Militare, leggendo la motivazione.
IL TESTO DELLA MOTIVAZIONE
“Carabiniere di indomito ardimento, al comando di pattuglia, irrompeva ripetutamente nelle linee avversarie con audaci azioni notturne, infliggendo perdite e catturando materiali. Durante sanguinosissimo combattimento, per l’integrità di importante caposaldo, era a tutti esempio insuperabile di valore, lanciandosi, con assoluto sprezzo del pericolo, nelle zone più minacciate e maggiormente battute dall’intenso fuoco avversario. Ferito, continuava a combattere, incitando i compagni a strenua resistenza. Colpito una seconda volta, balzava oltre le prime linee persistendo nell’impari cruenta azione. Ferito gravemente una terza volta, respingeva ogni soccorso, e immobilizzato al suolo, stringendo ancora l’arma in pugno rifiutava il trasporto al posto di medicazione per non sottrarsi alla lotta. Salvato a stento da una furibonda mischia, consapevole di cecità quasi certa, crivellato di colpi, articolava parole di incitamento, che elettrizzavano i superstiti. Figura di eroe purissimo che irradia fulgida luce ed arricchisce di nuovo eroismo le nobili tradizioni dell’arma.” Africa Orientale, 13-21 novembre 1941.”
Sono stati poi resi gli onori ai caduti nell’adempimento del dovere, deponendo una corona d’alloro in loro ricordo, da due carabinieri della Compagnia in Grande Uniforme, accompagnati dal Prefetto di Venezia, dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Venezia e dal sindaco di Chioggia.
A chiusura della cerimonia, hanno preso la parola il sindaco, Mauro Armelao, ed il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Mosè de Luchi, che hanno rivolto un cenno di saluto ai presenti ed hanno espresso parole di vicinanza alla popolazione da parte delle Istituzioni, invitando tutti, compresi i tanti giovani presenti, a non dimenticare mai i valorosi esempi della nostra storia, a maggior ragione quando si tratta di un nostro concittadino.