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Biennale di Architettura a Venezia, ultimi giorni per visitarla
Ultimi giorni per visitare la 17 esima Mostra Internazionale di Architettura in corso di svolgimento a Venezia, curata quest’anno dall’architetto, docente e ricercatore Hashim Sarkis.
Sarà possibile visitare i vari padiglioni fino al 21 novembre 2021. In occasione della Festa della Madonna della Salute (20 e 21 novembre) per i residenti nel Comune di Venezia e nella città metropolitana, ingresso ridotto a € 5.
Condividiamo con voi le riflessioni di Carla Boscolo, una nostra concittadina, in seguito alla visita.
La Biennale architettura ha un titolo più che mai attuale e riflessivo della realtà: “How will we live together?”. Ed è proprio sul tema di come vivremo insieme che si snoda questa biennale nella sua complessa linearità. Tra i vari padiglioni, quello della Danimarca pone in evidenza la valorizzazione del suolo attraverso la piantagione di erbe aromatiche le quali, mentre vengono degustate, sono luogo di socialità umanizzata nel disbrigo degli affari lo come nel tempo libero. Ciò permette di recuperare un modo di vivere condiviso, che la nostra epoca tende a smarrire. Cifra del padiglione è, infatti, la considerazione che il mondo è un circuito aperto del quale siamo tutti parte.
Proiettato al futuro imparando da esperienze del passato è il padiglione del Brasile, il quale è disposto su due sezioni. Fondamentale per suoi i curatori è fare in modo che l’architettura assolva al proprio ruolo di pensare a nuove forme di convivenza tra gli umani e il pianeta in termini ecologicamente fattibili e socialmente inclusivi, con un’urgenza che la pandemia ha reso non più rimandabile.
Di grande impatto per la contrapposizione all’attuale idea dello scarto è il contenuto del padiglione giapponese. In esso una casa in legno costruita molti anni fa è stata smontata e ricostruita a Venezia. Importanti sono i giunti da cui emergono elementi nuovi, in grado di sostituire altri ormai degradati. Con un forte impatto educativo nei confronti di intendere l’abitare “usa e getta.”
Carla Boscolo