- Il sindaco Armelao scrive a Salvini: “Fondamentale rifinanziare la legge speciale”
- 26 marzo, torna il caffè Letterario. L’evento fa parte di “Marzo Donna”
- Galleria G1, fino al 31 marzo in mostra Iaia Voltolina e Yadira Barthlemy
- Valli di Chioggia, il giovane Andrea Bissacco partecipa come concorrente ad “Avanti un Altro”
- Lusenzo Nord, 14 auto vandalizzate: rotti tutti i tergicristalli
- Il cinema d’autore protagonista domenica pomeriggio al Don Bosco
- La città piange Flavio Carturan il “re” dell’abbigliamento maschile
- Chioggia, rubata bicicletta e lo zaino con i libri di scuola
- Polizia Locale, circa 30.000 sanzione nel 2024. Il 36,7% sono per la Ztl
- Alberi abbattuti nell’area verde di San Felice, il comitato del Forte chiede un incontro pubblico
“La storia del pesce Angela Davis”, lettura ad alta voce per raccogliere fondi

Domenica mattina 10 ottobre a Chioggia, in Via Lorenzo Celsi, 22, ci sarà la lettura ad alta voce del libro “La storia del pesce Angela Davis”.
Per leggerlo, sarà a Chioggia Camilla Penzo astofisica che vive a Parigi, una delle autrici dello scritto. Con lei ci sarà anche Rachele Borghi.
Si tratta di un’iniziativa di Mediterranea Saving Humans Chioggia.
“La storia del pesce Angela Davis” è un libro che racconta di privilegio, di frontiere e di ingiustizia.
I fondi che verranno raccolti serviranno al sostegno di Mediterranea che svolge un’azione di monitoraggio e di eventuale soccorso di quelle persone costrette a fuggire dai loro paesi d’origine e che attraverso il mare Mediterraneo cercano una nuova vita in Italia.
Viene spiegato nel sito di Mediterranea: “Siamo una piattaforma di realtà della società civile arrivata nel Mediterraneo centrale dopo che le ONG, criminalizzate dalla retorica politica senza che mai nessuna inchiesta abbia portato a una sentenza di condanna, sono in gran parte state costrette ad abbandonarlo.
Mediterranea ha molte similitudini con le ONG che hanno operato nel Mediterraneo negli ultimi anni, a partire dall’essenziale funzione di testimonianza, documentazione e denuncia di ciò che accade in quelle acque, e che oggi nessuno è più messo nelle condizioni di svolgere.
Al tempo stesso, Mediterranea è qualcosa di diverso: un’ “azione non governativa” portata avanti dal lavoro congiunto di organizzazioni di natura eterogenea e di singole persone, aperta a tutte le voci che da mondi differenti, laici e religiosi, sociali e culturali, sindacali e politici, sentono il bisogno di condividere gli stessi obiettivi di questo progetto, volto a ridare speranza, a ricostruire umanità, a difendere il diritto e i diritti”.