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Dopo la partecipazione alle olimpiadi, Riccardo Ravagnan è candidato al consiglio comunale
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Dopo aver partecipato alle recenti olimpiadi di Tokyo come weather-strategist con la nazionale spagnola, Riccardo Ravagnan ha deciso di accettare la sfida di candidarsi come consigliere comunale alle elezioni che si svolgeranno nelle prossime ora anche a Chioggia. Lo ha fatto inserendo il proprio nome in una lista civica, CHIOGGIA PROTAGONISTA, che sostiene il candidato Mauro Armelao.
Ci racconta Riccardo Ravagnan: “Candidandomi a consigliere comunale vorrei mettere a servizio della mia città le esperienze e competenze maturate lavorando all’estero, la capacità di osservare i problemi da nuove prosettive e trovarvi soluzioni non sempre scontate. Vorrei occuparmi dei temi legati al turismo, all’ambiente e allo sport perché sono quelli che più sento nelle mie corde, quelli nell’ambito dei quali sento di poter portare il mio contributo”.
Prosegue poi Ravagnan: “Chioggia è una città dalla forte identità ma sarebbe riduttivo relegarla al solo ruolo di località balneare. È un polo fondamentale per la nautica, è un’unicità culturale, è una perla enogastronomica, è un vero e proprio gioiellino in grado di splendere di luce di propria in inverno quanto in estate, col brutto e il cattivo tempo. Forse, ciò che manca, sono solo la volontà o le idee per farla brillare”.
Il candidato consigliere ci parla anche del suo percorso umano e professionale: “Ho la fortuna di avere un lavoro che mi ha permesso di viaggiare in lungo e in largo, partecipare a gare e manifestazioni in tutto il mondo e, così, esplorare e sperimentare realtà completamente diverse dalla mia. Personalmente, però, ritengo che ad arricchirmi maggiormente non sia stato il superamento dei confini stranieri, nemmeno quelli oltreoceano, ma dei confini della mia stessa comfort zone. Sono state proprio la crescita e la maturazione personale a permettermi di cogliere gli insegnamenti di altre culture e, allo stesso tempo, di capire dov’è la mia vera casa.
Come tutti i cammini lunghi e ambiziosi anche il mio è stato ricco di sofferenze e sacrifici che, tuttavia, mi hanno insegnato il significato dell’essere resiliente. È così che ho avuto l’onore e l’orgoglio di partecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo2020 come weather-strategist, di assistere alla manifestazione dei massimi livelli della competizione sportiva e di vedere ripagati tutti i miei sforzi.
Dopo Enoshima, il mio nome viene perlopiù associato a quest’esperienza che, per quanto degna di nota, non fornisce un identikit esaustivo della mia figura professionale. Potrei descrivermi come un geologo prestato allo sport, alla vela, allo sci, all’automobilismo e alle spedizioni estreme. Potrei dire di essere un imprenditore, di rappresentare un gruppo di imprese leader nella fornitura di servizi per la meteorologia professionale e nello sviluppo di tecnologie innovative “weather-based”. Potrei raccontare di come cerco di unire il Digitale all’Ambiente in diversi contesti per ricavarne opportunità di innovazione. Potrei elencare le relazioni tecniche che ho svolto e coordinato in qualità di consulente di Studio e Impatto Ambientale e potrei riportare la mia esperienza di tecnico esperto in sede di comitato tecnico VIA. Ma, in fin dei conti, perché ridurre le mie esperienze a un solo ambito o una sola etichetta?
È vero, la società funziona per etichette, ma io stesso non sarei in grado di attribuirmene una. Forse, la chiave della mia professionalità è proprio l’ecletticismo. Una caratteristica che consente un continuo travaso di esperienze e competenze. Forse ancor più importante, mi permette di mantenere quella voglia di esplorare, sperimentare e mettermi in gioco che mi porto dentro da quando sono bambino”.
Gli abbiamo chiesto del perchè della sua candidatura e queste sono state le parole di Ravagnan: “Ho avuto la fortuna di viaggiare molto, sì. Ma la più grande fortuna è poter sempre fare ritorno a Chioggia, il mio porto sicuro. Chioggia è dove mi riporta il mare e dove mi riporta il cuore”.