- Erika Baldin (M5S) e Barbara Penzo (PD): «Chioggia rischia concretamente di perdere l’Università di Padova»
- Viale Milano usato come discarica, signora con deambulatore cade a terra
- Open di Scacchi “Città di Chioggia”: oltre cento i partecipanti arrivati da tutta Europa
- Chioggia, si contano i danni del maltempo di ieri 3 ottobre
- Trofeo Nazionale CONI, motonautica: i chioggiotti Diletta Passalacqua e Tommaso Tiozzo in finale
- Chioggia, in arrivo 16 colonnine per la ricarica di veicoli elettrici
- Dino Memmo, un libro ed una mostra per celebrare 60 anni di attività artistica
- Chioggia, il “megatubo” verrà completato. Era un’opera attesa da anni
- Clodia Live Contest, musica protagonista per due giorni a Chioggia
- ANDOS propone l’iniziativa gratuita “Conosci e Controlla il tuo Seno”
Relitto Adelinda c’è il nulla-osta per la rimozione, via entro fine maggio
L’amministrazione comunale annuncia l’arrivo ieri di una comunicazione giunta dal Ministero delle Infrastrutture – Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche, con il nulla-osta alla rimozione del relitto dell’Adelinda, da parte della Direzione Provinciale INPS di Venezia e indica il probabile periodo per lo spostamento e la demolizione, già appaltata, dal 10 al 12 maggio 2021, in attesa di nota finale di riscontro della Capitaneria di Porto.
«In queste settimane abbiamo intensificato le riunioni tra Capitaneria di Porto, Provveditorato ed Sst per sollecitare il nulla osta dell’Inps (dopo i pareri positivi già avuti da Agenzia delle Entrate e Inail) e qualche giorno fa è pervenuta la tanto attesa risposta» spiega l’assessore alla Pesca Daniele Stecco. «Finalmente, grazie all’incarico già affidato dal Provveditorato, a breve sarà rimosso il natante semiaffondato Adelinda da Canale San Domenico. I miei ringraziamenti vanno al comandante Messina, all’ing. Volpe e l’avv. Mazzaro per la disponibilità e fattiva collaborazione nell’essere riusciti a sbrogliare questa complessa situazione, che creava disagi alla sicurezza alla navigazione, nonché al decoro della città».