- Hamburger? Do Spaghi! Ecco i magnifici 7!
- Progetto Zioba, arriva il bus navetta che collega Isamar al mercato
- L’appello del sindaco: “Basta vandalismo nei bus, non pensate solo a voi stessi”
- Morgan ritorna a far ballare Sottomarina, venerdì White Party al Sand
- Un magazzino per la lavorazione delle vongole è stato sequestrato a Chioggia
- Manovre salvavita, Croce Rossa propone una lezione online per tutti i genitori
- Ex hotel Stella D’Italia, quasi completate le operazioni di messa in sicurezza
- Sindaco Armelao: “Sea Dream apprezza Chioggia, la nostra città diventerà una delle destinazioni in Adriatico”
- False multe sul parabrezza delle auto, occhio alle truffe
- Scoppia un razzo di segnalazione nella spazzatura. Un addetto evita l’incendio
L’Albero protagonista della nuova rassegna di Architettura D’Amare

L’ Associazione Culturale Cplus presenta la IX edizione della Rassegna Architettura DAmare che quest’anno per ragioni di sicurezza legate alla pandemia si svolgerà online.
L’appuntamento di quest’anno si intitola: “Dove si costruiscono città si piantano alberi”.
Ieri il primo appuntamento (Progetti intorno all’albero/ Sverre Fehn), oggi pomeriggio alle 17 il secondo appuntamento “Gli alberi non sono verdura”: Qui maggiori info per partecipare.
La rassegna prosegue il 6 Maggio con Alberi e welfare urbano/ Foresta M9.
L’ Associazione Culturale Cplus si impegna in questo nuovo progetto che mette al centro l’Albero come elemento di mediazione tra l’uomo e la natura, capace di sostenere la ricerca di una qualità di vita attraverso la ridefinizione di spazi e luoghi anonimi e degradati. L’esperienza del lockdown imposta dalla diffusione a livello globale del virus COVID-19 ha messo alla luce, attraverso la sua privazione e mancanza, quanto la socialità, la condivisione e gli spazi a ciò connessi siano qualcosa di fondamentale per determinare il nostro benessere ed il nostro senso di comunità. Per questo è nato questo dibattito che si articola attraverso nuove opportunità di rigenerazione di luoghi e spazi pubblici, aree urbane periferiche e degradate, protagoniste di perdita di significato e funzioni per famiglie, cittadini e city users.