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Cantiere del Ponte sul Brenta, le frazioni sono pronte a manifestare

Una situazione insostenibile quella che si è venuta a creare a causa dei lavori al ponte sul Brenta, pendolari ed abitanti delle frazioni costretti ad alzarsi anche un’ora prima a causa dei lunghi serpentoni che si creano nelle ore di maggior flusso sulla Romea.
In un confronto a distanza tra i comitati delle frazioni è spuntata anche l’ipotesi di una manifestazione. Tutti chiedono l’intervento del prefetto Zappalorto per un lavoro di mediazione che possa attenuare almeno in parte l’impatto del cantiere sulla viabilità.
“Ho inviato oggi una lettera al Prefetto di Venezia, dottor Zappalorto, all’assessore De Berti e al responsabile Anas del Veneto, l’ingegnere Liberatore, per chiedere quanto prima l’attivazione di un tavolo di confronto sulla manutenzione del ponte Brenta all’uscita per Chioggia: serve una soluzione temporanea fino al termine dei lavori per eliminare o almeno ridurre il caos-traffico visto nelle ultime settimane”. Ad annunciarlo è il vicepresidente della commissione Trasporti a Palazzo Ferro Fini, il consigliere del Partito Democratico Jonatan Montanariello.
Oltre ai disagi c’è anche il tema “soccorsi a rischio” come sottolinea il consigliere regionale della Lega Dolfin: non c’è una corsia d’emergenza e i movieri non sono sempre presenti, se un’ambulanza deve passare è soggetta alle stesse code di tutti i cittadini.
A sollecitare l’intervento del Prefetto anche i sindaci di Chioggia, Cavarzere e Adria che chiedono unanimi di deviare il traffico pesante in autostrada. Una richiesta, per il momento, senza risposta. Altre richieste sono l’allungamento degli orari di lavoro del cantiere e la possibilità di allestire un ponte galleggiante temporaneo per il traffico leggero.