- Sottomarina in festa con Area relax
- Campagna a Chioggia contro l’abusivismo commerciale: rischio multa da 500 euro
- Da giovedì la Sagra di Sant’Anna
- Emozioni all’alba, domenica 28 luglio torna il Pianista fuori posto
- Chioggia su Rai 1 giovedì alle 12,15 nella trasmissione Camper
- Motopeschereccio, marittimo ha un malore. Soccorso dalla Guardia Costiera
- Chioggia, peschereccio in fiamme davanti il Mercato ittico
- Sandro Varagnolo, nuovo riconoscimento: una sua opera nel catalogo di Giorgio Gregorio Grasso
- Via Pascolon a Valli, istituito il senso unico per evitare il passaggio dei pendolari del mare.
- Il gran caldo ha le ore contate. Allerta gialla per temporali in Veneto
Rifiuti, il Progetto Laguna Pulita usa anche il drone per scegliere le zone in cui intervenire
![151266664_753908661931608_3763280734269269436_o](https://www.chioggiatv.it/wp-content/uploads/2021/02/151266664_753908661931608_3763280734269269436_o-300x336.jpg)
Da alcuni anni il progetto Laguna Pulita è tra i più attivi in città per promuovere iniziative di pulizia dei litorali e sensibilizzazione sul tema dell’ambiente. Il promotore è Nino Gobetti che spiega: “La sensazione che si prova dopo la raccolta della plastica, è indescrivibile. Sentirsi utili per la natura, che ci regala ogni giorno tante meraviglie, è un’esperienza da provare e da estendere il più possibile”.
Buona volontà, impegno, investimento del proprio tempo (anche nel weekend) sono la base per la buona riuscita di questo programma di solidarietà. Nino Gobbetti ha lanciato un’idea che si chiama “I clean the sea for you”: permette a chi non può presenziare alle raccolte (per motivi legati al lavoro o logistici), di contribuire ugualmente con una donazione, in cambio della raccolta di un sacco di plastica. Con il ricavato, l’intenzione è di acquistare un’imbarcazione attrezzata con una sorta di “rastrello” montato a prua per arrivare in zone non accessibili a piedi.
I volontari oltre al loro tempo mettono a disposizione anche le proprie competenze: negli ultimi giorni ad esempio viene utilizzato anche un drone che consente di monitorare ed ispezionare dall’alto le zone più compromesse dai rifiuti. “Le foto ed i video raccolti – spiega Giulia Battanello – opportunamente georeferenziati, ci forniscono preziose informazioni sulle zone più problematiche e sulla loro precisa posizione. Questo permette di organizzare un intervento mirato, minimizzando costi ed ottimizzando il risultato.
Diverse zone di Chioggia, soprattutto le sacche, ospitano il 15% della plastica che galleggia e che è possibile raccattare. Il restante 85% si deposita e resta intrappolato nei fondali e non si può raccogliere, se non con l’ausilio di attrezzature ad hoc. Quella piccola percentuale che resta a galla, con l’aiuto del vento, si accumula e viene raccolta a mano dai volontari che appoggiano da anni questo progetto.
Non manca da parte dei volontari una critica all’amministrazione pubblica: “A Chioggia le istituzioni sono completamente assenti. Inizialmente veniva concessa una forma simbolica di adesione ed una manifestazione di apprezzamento, che si può riassumere in un’unica parola: patrocinio. Nella pratica questa misura non rappresenta nessuna utilità sotto il punto di vista.
dello scopo del progetto: la pulizia della laguna dai rifiuti plastici. Al momento, causa Covid, non viene concesso nemmeno questo patrocinio perché ci sono delle clausole che impediscono l’organizzazione delle raccolte, in quanto manifestazioni pubbliche”.