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Diga San Felice, i volontari raccolgono oltre 100 sacchi di plastica

Una cinquantina di volontari si sono dati appuntamento questa mattina per una raccolta dei rifiuti plastici nel tratto di diga di San Felice. Dalle 8.30 hanno lavorato duramente raccogliendo circa 110 sacchi. Protagonisti i membri dell’associazione Amico Giardiniere, l’infaticabile gruppo dei Green Bei; il neonato gruppo di Conche di Codevigo PuliAMO Assieme, i Plastic Free Venice Lagoon, l’associazione culturale Caligà di Conche; quattro ragazzi provenienti da Cavarzere e gli Amici di Andrea.
Nel rispetto delle norme anticovid, quindi mascherina indossata e rispetto della distanza, armati di sacchi e pinze, i volontari hanno iniziato la pulizia dei luoghi prescelti. Si sono andati così riempiendo i sacchi di bottiglie, contenitori di plastica e tantissimo polistirolo, oltre a reti, corde, scarpe e pure tante bottiglie di birra in vetro.
“Quest’ultimo ritrovamento – scrivono sul propio blog i volontari di Amici Giardiniere – fa riflettere. Abbiamo trovato infatti due “depositi” di bottiglie di birra, una decina di Becks in un intercapedine proprio a filo con il muretto che separa la diga dall’ex zona militare e una quindicina di bottiglie di Ichnusa a una cinquantina di metri di distanza, tutte sullo stesso interstizio. Tutte buttate di recente, date le condizioni di pulizia del vetro e delle etichette. Ciò significa che per alcuni è diventato sistematico e naturale passare una serata in compagnia a bere birra buttando le bottiglie in quello che non è un bidone di rifiuto, ma un pezzo del territorio in cui viviamo”.
Amico Giardiniere ha voluto nel post ringraziare anche gli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa: la Darsena Mosella e la Ferramenta FerrCasa che hanno contribuito per le attrezzature; Officina Bergo, Club Bevarassa, Ristorante Antico Toro, Panificio Moretto, Panificio Vianello e Pasticceria Penzo che hanno dato la possibilità di poter, a fine raduno, rifocillare le truppe intervenute”.
Micaela
1 marzo 2021 at 08:08
L’articolo è sul Blog di Amico Giardiniere, è stato scritto dalla sottoscritta, Brombo Micaela, qua adattato in un paio di punti. A Cesare ciò che è di Cesare