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Mose e pescherecci, Chioggia chiede un porto di rifugio al ministero delle Infrastrutture e Trasporti
Le prolungate chiusure della paratoie del Mose nelle scorse settimane hanno bloccato in più occasioni i pescherecci, impossibilitandoli ad uscire a lavorare o a fare rientro in porto. A tal proposito, per definire una linea di azione comune, stamane si è svolto un incontro in videoconferenza tra l’assessore alla Pesca del Comune di Chioggia Daniele Stecco, il Comandante della Capitaneria di Chioggia Michele Messina, le cooperative e associazioni di categoria del comparto pesca.
Spiega l’assessore alla Pesca Daniele Stecco: “Scriveremo al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, al commissario Elisabetta Spitz e al provveditore Cinzia Zincone, per chiedere tre cose: innanzitutto il rapido completamento delle opere complementari del Mose, come la conca di navigazione di Chioggia, che permetta ai pescherecci di entrare ed uscire anche se le paratoie sono alzate, e la realizzazione del porto rifugio. Poi, come ha sottolineato il Comandante Messina, è necessario intervenire sulla sicurezza, prevedendo un attracco per i soccorsi nei pressi della diga di Sottomarina, così da trasferire più facilmente un eventuale infortunato con un’ambulanza all’ospedale. Ultimo, ma non meno importante – conclude l’assessore Stecco – essere presenti con un rappresentante di Chioggia nell’Autorità per la laguna, a cui spetterà la futura gestione e manutenzione del Mose, affinché il settore della pesca, trainante per l’economia chioggiotta, e le esigenze di salvaguardia dei centri storici di Venezia, Chioggia e Sottomarina vengano considerati di pari passo».