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All’Istituto comprensivo Chioggia 3 si impara anche la Lingua dei Segni
Una bella storia inclusiva quella che arriva dalla scuola Primaria M. Chiereghin e che ci viene raccontata dalle insegnanti.
“Tutto è cominciato alcuni anni fa – ci spiegano – con l’iscrizione di un alunno sordo nella nostra scuola primaria M. Chiereghin, dell’Istituto comprensivo Chioggia 3. Quando in classe i bambini hanno visto le insegnanti muovere le mani in un modo molto particolare per comunicare, subito si sono interessati. Un po’ chiedendo, un po’ guardando – ci raccontano le insegnanti – hanno imparato i primi segni della LIS e hanno cominciato ad usarli tra di loro. Convinte del fatto che l’uso della LIS non garantisce solo il diritto alla studio agli alunni sordi, ma apporta vantaggi a tutti, in quanto sviluppa l’uso simultaneo di più canali comunicativi, si è iniziato il progetto “Anch’io parlo con la LIS”. Partito da una classe è stato poi esteso a tutto il plesso della scuola primaria Chiereghin e poi all’intero Istituto”.
Questo percorso però si è poi arricchito grazie anche alla disponibilità dei piccoli alunni. Ci raccontano ancora le insegnanti: “Da un timido inizio i bambini sono poi passati ad imparare molte canzoni, sia per ricorrenze importanti, come la giornata dei diritti dei bambini, sia per le recite di Natale, ma anche a raccontare storie in LIS e spiegare le materie curricolari utilizzando questa forma di comunicazione alternativa. La LIS si è rivelata una risorsa incredibile anche durante tutta la DAD.
A settembre, con il ritorno in presenza, abbiamo valutato assieme alla nostra Dirigente Zennaro Sandra tutte le criticità che la mascherina portava ai nostri alunni sordi, essendo così importante per loro sia la mimica facciale che la lettura del labiale. È venuta naturale la domanda: perché non acquistare mascherine trasparenti certificate? Ci siamo messe subito a cercare informazioni, a guardare i prodotti che le poche aziende offrivano. Abbiamo individuato quella che offriva tutte le garanzie di sicurezza ed è stata acquistata una fornitura per l’intera classe. Grazie alla sensibilità e disponibilità della nostra Dirigente Scolastica, sempre molto attenta all’inclusione di tutti i bambini/ragazzi, abbiamo presentato il nostro progetto “Anch’io parlo con la LIS” all’università di Ca’ Foscari di Venezia con cui abbiamo un partenariato di collaborazione da due anni. Da allora la lettrice Martina ci supporta nella traduzione e ci sostiene nell’insegnamento della LIS con i nostri alunni sordi e non, perché tutta la classe vuole imparare la LIS”.
Ora pero questo modo di comunicare si sta diffondendo anche tra gli insegnanti: “L’anno scorso è iniziato il corso LIS per i docenti, che non si è fermato neanche davanti all’emergenza covid. Con una ventina di insegnanti, dei tre ordini di scuola, ci si trova per 2 ore settimanali guidate dalla nostra lettrice Martina”.
La LIS andrebbe insegnata a tutti i bambini, fin da piccoli, chiudono le insegnanti della Chiereghin: “La LIS rinforza i processi di percezione e memoria visiva, impone il mantenimento del contatto oculare, favorisce la capacità di concentrazione, impone un punto di vista fuori dagli schemi”.