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Acqua alta eccezionale ma il Mo.S.E. non si alza, Chioggia e Venezia piangono
Acqua alta eccezionale ma il Mo.S.E. non entra in azione. La popolazione non riesce a spiegarsi la scelta di non alzare le dighe mobili del Mo.S.E. dopo che per tre giorni aveva protetto Venezia e Chioggia dall’acqua alta. “Siamo in una fase sperimentale, nella quale si alza quando c’è una previsione di 130 centimetri: l’allerta viene data 48 ore prima, per permettere non solo di emettere le ordinanze per la navigazione ma anche per convocare le squadre operative” ha spiegato Cinzia Zincone, a capo del Provveditorato alle opere pubbliche del Nordest.
Un errore nelle previsioni, ma certo ci si chiede se si può ragionare sul filo dei centimetri prima di azionare un’opera costata un’enormità. La sorte peggiore oggi tocca a Chioggia con 147 centimetri raggiunti poco prima delle 16.00. Le spiagge di Sottomarina e Isola Verde hanno subito danni enormi come del resto tutte quelle del litorale Veneto.
Anche Venezia piange: «La situazione è terribile, siamo sotto l’acqua in maniera drammatica”: dice Carlo Alberto Tessein, Procuratore della Basilica di San Marco, a Venezia, in relazione all’acqua alta che ha invaso la città. “Il nartece è completamente allagato – spiega, raccontando i danni nell’edificio sacro – e se il livello sale ancora andranno sotto anche le cappelle interne”.
Tutto questo con il Mo.S.E. fermo a riposo.





