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I mezzi della Ivano Boscolo Bielo Srl trasportano una maxi-gru tra i palazzi di Venezia
I mezzi dell’azienda Chioggiotta Ivano Boscolo Bielo Srl protagonisti di una delicata operazione tra i palazzi del centro storico di Venezia per trasportare una maxi-gru alta quasi 30 metri (e pesante 17 tonnellate), con un braccio che sfiora i cinquanta.
Si è trattato di un’operazione delicata e di precisione quella portata a segno nella notte tra giovedì 26 e venerdì 27 nel centro storico di Venezia. La maxi-gru, fornita e trasportata da Niederstätter era destinata al cantiere di Palazzo Donà Giovannelli – un palazzo storico del XV secolo, simbolo della città, che al suo interno conserva preziose decorazioni architettoniche – e che viene ora ristrutturato per diventare un hotel di lusso. Una volta ristrutturato il palazzo, acquistato dal gruppo Barletta, verrà gestito dal marchio Rosewood Hotels & Resort.
La pianificazione delle operazioni di trasporto navale della gru è stata una grande sfida. Sono stati calcolati gli spazi stretti tra gli edifici storici, i movimenti ciclici della marea e il bilanciamento del carico. Il piano per l’attraversamento dei canali e dei rii è stato elaborato da Niederstätter insieme all’ingegnere Nicola Ferrari e all’azienda Ivano Boscolo Bielo Srl. L’unico orario possibile in cui svolgere l’operazione di trasporto in piena sicurezza era nella fascia oraria tra le 20 e le 21, momento in cui la marea era abbastanza bassa per garantire il passaggio in piena sicurezza della prua della piattaforma galleggiante sotto il ponte pedonale di Strada Nova.
Una volta arrivata a Venezia via terra nella zona di carico nel Canale della Scomenzera, la gru è stata subito caricata su un pontone, una piattaforma galleggiate di trasporto lunga 22 metri e di 85 tonnellate di portata. Scortato dalle Forze dell’ordine, nelle ore serali il pontone è partito, con il suo prezioso carico: attraverso la Giudecca ha imboccato il Canal Grande e sottopassando il ponte di Rialto è giunto fino al Rio di Noale, un rio largo 8,1 metri, solo mezzo metro in più del pontone. I momenti di ingresso nel canale e di scarico della gru sono stati i più critici.
Arrivati a destinazione, la gru, scaricata dal pontone, è stata pilotata comodamente sulle assi “Gapo” fino in cantiere dove le operazioni sono durate l’intera notte.