- Addio Stress, il corso pratico con Enrico Boscolo Nata
- 200.000 euro per la realizzazione di strutture sportive con il progetto “Illumina”. Italia Viva chiede al Comune di partecipare al bando
- Pasqua, arrivano i primi turisti! Campeggi aperti per l’avvio della nuova stagione
- Salute della donna, ospedale di Chioggia: il 22 aprile visite gratuite per la prevenzione delle patologie oncologiche ginecologiche
- Dopo il Senato della Repubblica, anche la Regione ha ospitato la presentazione del libro “Home” di Agostini e Cremona
- Dipendenza da uso di alcol, un fenomeno in crescita tra le adolescenti del veneziano
- Gebis e Cisa Camping donano un defibrillatore alla Capitaneria di Porto di Chioggia
- Diseguaglianze di genere, sabato 3 maggio ospite a Chioggia Gino Cecchettin
- Ritorna “Piazziamoci un Libro”, ospiti Marta Marchi e Paolo Sartori
- Campanile di San Giacomo presto i lavori alla scalinata interna
Barriere architettoniche, serve un progetto per rendere accessibile a tutti l’Isola di San Domenico

La chiesa di San Domenico con la ricchezza e bellezza delle sue opere d’arte è meta apprezzata da parte di turisti e visitatori: il famoso Cristo, probabilmente risalente al 1300, o il S. Paolo dipinto da Vittore Carpaccio sono alcune delle opere che possono essere ammirate. Su richiesta è stato attivato anche un servizio curato da volontari per illustrare ai visitatori le bellezze della chiesa e soprattutto tenerla aperta anche nei giorni festivi in caso di bisogno.
Proprio dai volontari arriva la segnalazione di come la chiesa sia inaccessibile alle persone con disabilità; il ponte di San Domenico rappresenta infatti un muro invalicabile. “Domenica – spiega Luciano Loffreda – per consentire ad una visitatrice della provincia di Rovigo di partecipare alla visita come gli altri componenti del gruppo, abbiamo dovuto alzare la carrozzina di peso e portarla da una parte all’altra del ponte. Essendo del tipo motorizzato è stata un’operazione davvero complicata per il peso della carrozzina e della persona insieme. Diventa il tutto anche motivo di imbarazzo per la persona disabile, costretta a ricorrere all’aiuto degli altri in questo modo. Per questo – prosegue il volontario – sarebbe il caso di pensare a come abbattere questa evidente barriera architettonica o quantomeno rendere più facile il passaggio assistito della persona diversamente abile, magari creando un corridoio privo di gradini in cui la carrozzina possa muoversi più facilmente”.
Si tratta dell’unica chiesa del territorio a presentare questo tipo di problema, dopo la realizzazione della contestata, per motivi estetici, passerella sul Vena nei pressi della chiesa San Giacomo.