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Videosorveglianza, discusso il progetto in prefettura. Prevista una rete di 300 telecamere
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Stamane presso la sede della Prefettura a Venezia si è tenuta la riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Presenti oltre al Prefetto di Vittorio Zappalorto, il Questore Maurizio Masciopinto, il Vicesindaco e assessore alla Sicurezza Marco Veronese, il Comandante della Polizia Locale Michele Tiozzo, vari rappresentanti delle forze dell’ordine e tecnici del sistema di videosorveglianza.
«L’incontro odierno aveva l’obiettivo di presentare al Prefetto il moderno sistema di videosorveglianza urbana installato nei mesi scorsi in città, da mettere a disposizione anche per l’impiego interforze – spiega il vicesindaco Marco Veronese – parliamo, nello specifico, di 58 telecamere ad alta risoluzione, che sono state collocate nei luoghi più “sensibili”, individuati in collaborazione con le forze dell’ordine, come Riva Vena e lungo l’anello del Lusenzo, dove, rispettivamente, si sono svolti recenti episodi di microcriminalità e vandalismo. Alle zone già servite dagli impianti come in Corso del Popolo (già disciplinati da un’ordinanza sindacale, prima della normativa UE), fra pochi giorni si aggiungeranno queste zone coperte grazie al progetto RE.MO.VE. (REcupero periferie e MObilità sostenibile per la Città metropolitana di Venezia) con un finanziamento di circa € 3.100.000. Il Prefetto ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto – conclude il vicesindaco Veronese – e, con l’occasione dell’incontro odierno, l’Amministrazione ha appoggiato le richieste dei rappresentanti della Polizia di Stato, per una risoluzione rapida in merito alle difficoltà rappresentate dall’organico ridotto nel Commissariato di Chioggia».
Videosorveglianza, le tempistiche
L’Amministrazione Comunale, a seguito della presentazione odierna, attende a giorni il verbale della Prefettura di Venezia, con il nulla osta per l’attivazione delle 58 telecamere.
Sono in programma altri passaggi con il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, come la sottoscrizione del Patto della Sicurezza tra Prefettura e Sindaco, che permetterà all’Amministrazione di attingere a finanziamenti dedicati alla sicurezza. Inoltre, è atteso l’accoglimento, da parte della Prefettura e del Ministero dell’Interno, di un documento propedeutico all’attivazione di una “centrale operativa interforze” con sede in Lungomare Adriatico. Qui ogni operatore di polizia locale o dello Stato, debitamente autorizzato, potrà accedere ed operare nel rispetto delle proprie prerogative e nel rispetto del regolamento già approvato dal Consiglio Comunale.
Il progetto futuro. È intenzione dell’Amministrazione Comunale, inoltre, individuare ulteriori finanziamenti per implementare l’intero sistema nel territorio comunale, fino al raggiungimento di circa 300 telecamere.
«Stiamo pensando, ad esempio, a nuove installazioni in Piazzale Europa – conclude l’assessore alla Polizia Locale Genny Cavazzana – nell’arenile, in accordo con i concessionari degli stabilimenti balneari, nelle zone in ingresso e in uscita dalla città, con un sistema di lettura targhe e nelle frazioni. Una vigilanza, insomma, più mirata ed efficace, che sarà d’aiuto per i controlli sul territorio».