- Chioggia, dedicata una mostra al Cristo di San Domenico
- Neonata ricoverata per una serie di traumi è risultata positiva alla cocaina
- La Regione del Veneto ha dichiarato lo stato di crisi idrica: “Non sprecate l’acqua”
- Run4Hope, la staffetta di solidarietà oggi a Chioggia
- Riva Vena, tanti bacari ma il mercato quotidiano ha solo solo 8 banchi su 23
- Domenica ritorna il mercato in Corso del Popolo
- Domenica il mercato a Chioggia, spostata la data per gli screening gratuiti
- Quarta dose, scarsa l’adesione. L’Ulss scrive ad anziani e persone fragili
- Grazie ai volontari ha riaperto San Domenico, numerosi i turisti in visita
- Sostituito il telone della pescheria, domani la riapertura
“La Barca”, nella parte a est, diventa centro per l’infanzia

L’edificio attualmente in degrado di fronte all’ospedale, denominato comunemente “La Barca”, parte est, con la delibera di Giunta comunale odierna n. 163 è stata concessa in gestione alla Cooperativa Sociale Approdo di Chioggia, da destinare a futura sede di un centro per l’infanzia.
Il provvedimento odierno dà seguito alla deliberazione di Giunta comunale n.130/2020 che aveva formalmente espresso l’indirizzo di destinare il lato est del fabbricato, composto da piano terra e piano primo, allo svolgimento di attività legate ai servizi scolastici da parte di soggetti del terzo settore.
«Quello che vogliamo fare oggi – spiega il sindaco Alessandro Ferro – è perseguire l’interesse pubblico, che abbraccia in questo caso due necessità: quella di rispondere alle esigenze delle famiglie, con una struttura in più dedicata ai bambini, viste anche le lunghe liste d’attesa che ci sono in città; e quella, non meno importante, di risanare tutta l’area della cosiddetta “Barca”, un bene mai usufruito e abbandonato da più di dieci anni, a causa dell’esproprio, non andato allora a buon fine, di una porzione dei terreni. Con l’atto d’indirizzo della scorsa settimana per destinare l’immobile alla nuova sede dei Vigili del Fuoco di Chioggia, che ha interessato invece la porzione ovest – conclude il sindaco Ferro – vogliamo dare vita e restituire alla collettività una cattedrale nel deserto del nostro territorio».