- A Chioggia Babbo Natale arriva in kayak per aiutare l’Associazione Protezione Animali
- Chioggia, l’8 dicembre torna la Babbo Running
- Campionato Italiano Assoluto di Scacchi, tra i 12 protagonisti anche Lorenzo Lodici
- Polveriera Veneziana di Forte San Felice, in arrivo fondi ministeriali per il restauro
- Eventi di Natale, Sottomarina dimenticata. I negozianti scrivono al sindaco:”Così le attività muoiono”
- I 40 anni del monumento al Marinaio, domenica c’è stata la commemorazione
- Banca Patavina ha premiato gli studenti eccellenti, tre i chioggiotti
- Corso del Popolo, un cuore rosso per Giulia e le donne vittime di violenza
- Le opere di Riccardo Albiero in mostra a Milano e Pechino
- Alternativa alla chirurgia bariatrica per combattere l’obesità
Ponte sul Brenta: con il senso unico alternato ci saranno gravi disagi

Il comitato cittadino di Sant’Anna ha inviato in queste ore una nota dove esprime timore per quanto potrà succedere fra qualche settimana quando Anas istituirà il senso unico alternato sul Ponte del fiume Brenta per concludere il cantiere presente li da tempo.
Il comitato Cittadino di Sant’ Anna ritiene che la soluzione prospettata da Anas non sia perseguibile perché di fatto bloccherebbe il collegamento tra Chioggia e le sue frazioni. Per dare forza a questi timori l’esempio di quanto accaduto lunedì scorso: un tir in panne ha bloccato l’intera Romea. “Questo – scrive il comitato – è solo un assaggio occasionale degli effetti collaterali cagionati da due ore di senso alterno sul ponte del fiume Brenta, un monito di ciò che accadrà con l’istituzione del senso alterno previsto a breve per la durata di tre mesi.
I cittadini che compongono il comitato si sfogano contro l’amministrazione locale, parlando di disinteresse dei problemi che attanagliano i centri minori che gravitano attorno a Chioggia.
Prosegue poi la nota: “Dal 2015 si sarebbe dovuto iniziare a costruire il secondo ponte sul fiume Brenta, un’opera prevista per contrastare in primis la risalita del cuneo salino, un’opera che già all’epoca aveva copertura progettuale ed economica e che oggi dopo cinque anni avrebbe potuto dare sostegno ad una situazione già di per sé insostenibile, quando partirà? Risposte che solo la politica può renderci”.