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Veneto: sfruttamento di manodopera in agricoltura, almeno 10.000 lavoratori irregolari nei campi
“La crisi dovuta all’emergenza Covid non può – e non deve – diventare un pretesto per giustificare il record negativo del Veneto, con stime di 10.000 lavoratori irregolari nei campi, fenomeno ben presente anche nella provincia di Venezia”. A segnalare i fatti è la consigliera regionale Erika Baldin, candidata anche alle prossime elezioni regionali. “L’obiettivo della nostra regione, che ha nella produzione agricola un cardine economico insostituibile e un vanto di qualità, deve essere invece l’azzeramento del fenomeno del lavoro clandestino.
La Baldin propone una certificazione regionale per le aziende atta a dimostrare la regolarità dei contratti di lavoro, senza la quale non si possa accedere a campagne di promozione, e partecipare a fiere e manifestazioni che abbiano la Regione come promotrice o partner.
“La medesima certificazione – prosegue la Baldin – dovrebbe essere condivisa anche su scala provinciale e comunale, oltre ad avere la partecipazione delle associazioni di categoria.
Sui nostri prodotti agricoli di eccellenza non può gravare l’ombra dello sfruttamento di manodopera che – si badi bene – comprende anche donne e disoccupati. Non soltanto stranieri, ma anche italiani, soprattutto giovani.”




