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Ondate di calore: gli anziani più fragili sono monitorati dall’Ulss 3
Le ondate di calore che si verificano durante l’estate sono sempre particolarmente insidiose per la popolazione anziana: per questo l’Ulss 3 ha approntato un piano apposito, individuando 2.218 anziani fragili da monitorare nei prossimi mesi nel territorio di propria competenza, tra Venezia-Mestre, Chioggia e Mira.
Sono 132 uomini e 2.086 donne, selezionati all’interno di una “popolazione suscettibile” di 92.900 residenti di età superiore ai 64 anni.
Nel quadro del “piano emergenza caldo” 2020, sono i distretti socio sanitari, le guardie mediche, i medici di base, le associazioni di volontariato, la rete assistenziale dei Comuni a prendersene carico. Lo faranno attraverso il monitoraggio, sorveglianza attiva, visite, telefonate, soprattutto per chi tra questi soggetti vive solo, senza telesoccorso, senza una badante o dei figli pronti ad assisterlo.
I fattori che possono determinare il rischio di patologie da ondate di calore sono l’età avanzata, il sesso (le donne corrono maggiori rischi), lo stato di salute e lo stato di solitudine. La lista viene integrata con le anagrafi e le segnalazioni di Comuni, associazioni di volontariato, medici di famiglia, guardie mediche.
Restano valide le classiche buone pratiche: tutti, e in particolare gli anziani, dovrebbero avere a disposizione acqua naturale da bere con costanza; evitare pratiche sportive o attività pesanti sotto il sole nelle ore più calde della giornata; rinfrescarsi e prevenire la disidratazione; portare con sé una bottiglietta d’acqua quando si esce; fare pasti leggeri e frequenti con tanta frutta e verdura; chiudere le tapparelle di casa esposte al sole e, se privi di aria condizionata, cercare di trascorrere almeno due ore al giorno in luoghi climatizzati o freschi.“