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Telemedicina, anche a Chioggia diagnostiche sofisticate e risparmio di tempo
L’Ospedale di Chioggia sta potenziando il sistema di telemedicina, il tutto in collaborazione con l’ospedale di Mestre.
Moderni apparecchi di elettromiografia e neurofisiologia, garantiscono la trasmissione telematica di elettroencefalogramma ed altri esami neurofisiologici, in telerefertazione. La collaborazione con l’Ospedale di Mestre diventa così simultanea, e questo sta rendendo ancora più tempestivo il trattamento trombolitico endovenoso al Pronto Soccorso di Chioggia.
I due ospedali sono coinvolti nel nuovo progetto di implementazione della telemedicina dell’Ulss 3 Serenissima. “Questa strada rappresenta un’innovativa modalità organizzativa – spiega il Direttore Generale dell’Ulss 3 Giuseppe Dal Ben -. Ha un’immediata ricaduta sull’utenza, in primo luogo riducendo i tempi di attesa, e ottimizza l’uso delle risorse disponibili. Uno dei vantaggi dei nuovi modelli organizzativi basati sulla telemedicina è rappresentato proprio da una potenziale razionalizzazione dei processi socio-sanitari”.
“Grazie alla nuova tecnologia acquisita, sarà possibile effettuare anche all’ Ospedale di Chioggia diagnostiche sofisticate – conferma Salvino Casson, responsabile della Neurofisiologia di Chioggia – come le ecografie di nervo e i potenziali evocati”. “E questo programma permetterà un notevole risparmio nei tempi terapeutici, essenziale in una patologia tempo-dipendente come lo stroke ischemico” aggiunge il direttore del Pronto Soccorso , il dottor Andrea Tiozzo.
Si mette così al servizio della cittadinanza di Chioggia una tecnologia e una modalità di intervento già collaudata dal 2016 : “Si potrà fare anche a Chioggia – dice il Primario di Neurologia dell’Ospedale mestrino, il dottor Rocco Quatrale – quanto è già in atto, grazie alla collaborazione con la nostra Neurologia, presso la Sede distrettuale di Favaro Veneto”.
Questa riorganizzazione rende sempre più concreta l’integrazione tra l’Ospedale HUB e gli ospedali della rete e tra ospedale e territorio. Questa integrazione, che si trasforma in continuità dell’assistenza, si fonda nell’Ulss 3 Serenissima sul contributo delle tecnologie innovative – conclude il Primario -, allo scopo di garantire la realizzazione di una modalità operativa di rete, che integri i vari attori istituzionali e permetta interventi specialistici che dal centro raggiungano la periferia, con notevole risparmio di risorse”.