- Dal 22 al 25 maggio le gare di acquabike. Ci saranno anche le esibizioni freestyle
- Degrado nei giardini in zona Murazzi, Italia Viva: giostre e panchine rotte
- Salta il centro estivo comunale, le opposizioni: “Un colpo durissimo per le famiglie”.
- Jesolo Dance Contest, tre primi posti per la scuola Hip Hop New Project di Gianluca Frezzato
- Due giovani di Chioggia a bordo dell’Amerigo Vespucci!
- Protezione Civile di Chioggia, 3 volontari a Roma per la messa di insediamento del Papa
- Le bontà della Pasticceria Biasetto all’M4 Restaurant
- CENTRI ESTIVI 2025, 100 EURO DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE
- Ritorna “Un Palco per la Scuola”, oltre 150 ragazzi di Chioggia in scena a maggio
- Gli studenti del Classico protagonisti a teatro. Due rappresentazioni a maggio
Veneto, decessi a Marzo: +24,3% rispetto alla media degli ultimi 5 anni

Nel mese di marzo c’è stato un incremento in Veneto del 24,3% dei morti, rispetto alla media del mese di marzo dei cinque anni precedenti. Il rapporto è stato prodotto congiuntamente dall’Istituto nazionale di statistica e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss). In totale, quest’anno, dal 20 febbraio al 31 marzo, ci sono stati 6.097 decessi in regione, contro i 5.098 nella media dei cinque anni precedenti. Di questi oltre seimila decessi, 511 sono quelli ufficialmente registrati come causati dal Covid-19 (solo l’8,4% del totale).
Questa differenza tra il dato dei casi ufficiali di morti per Covid-19 e il numero totale dei decessi in più, è spiegabile secondo gli autori dell’indagine per tre motivi diversi: è possibile ci sia una ulteriore mortalità associata a Covid-19 (decessi in cui non è stato eseguito il tampone), una mortalità indiretta correlata a Covid-19 (decessi da disfunzioni di organi quali cuore o reni, probabili conseguenze della malattia scatenata dal virus in persone non testate, come accade per analogia con l’aumento della mortalità da cause cardiorespiratorie in corso di influenza) e, infine, una quota di mortalità indiretta non correlata al virus ma causata dalla crisi del sistema ospedaliero e dal timore di recarsi in ospedale nelle aree maggiormente affette.
A livello medio nazionale c’è stata invece “una crescita del 49,4% dei decessi per il complesso delle cause”. Sempre nel periodo 20 febbraio-31 marzo, i morti in Italia passano da 65.592 (media periodo 2015-2019) a 90.946, nel 2020.
Dei 25.354 morti in più, 13.710, ossia il 54%, è costituito dai “morti diagnosticati Covid-19”, con “mortalità ‘diretta’ attribuibile a Covid-19”, mentre degli altri 11.644 i tamponi potranno confermare (come già spiegato sul dato del Veneto) se il coronavirus è stato causa del decesso, una concausa o una causa indiretta dovuta alla “crisi del sistema ospedaliero e dal timore di recarsi in ospedale nelle aree maggiormente affette”.
Le province più colpite a livello nazionale dall’epidemia hanno pagato un prezzo altissimo in vite umane, con incrementi percentuali dei decessi nel periodo considerato a tre cifre: Bergamo (568%), Cremona (391%), Lodi (371%), Brescia (291%), Piacenza (264%), Parma (208%), Lecco (174%), Pavia (133%), Mantova (122%), Pesaro e Urbino (120%)”.