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Strategie d’avanguardia nella Chirurgia di Chioggia: Protocollo Eras e Telemonitoraggio per una dimissione precoce

Nell’ospedale di Chioggia due strategie parallele per una dimissione precoce: con il ‘protocollo ERAS’ (‘Enhanced Recovery After Surgery’, ovvero ‘miglior recupero dopo un intervento’) si riducono le giornate di degenza pre-intervento, e con nuove prassi di telemonitoraggio domiciliare è possibile dimettere prima il paziente, non appena ha ripreso le proprie funzioni vitali e gestionali.
In tempo di Covid-19 meglio essere in ospedale solo quando serve davvero e solo per il tempo strettamente necessario, anche in caso di interventi chirurgici. “L’emergenza Coronavirus ci porta a cercare ogni modo per ridurre le presenze in Ospedale – spiega il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben – ma da tempo si è maturata la consapevolezza che la permanenza in ospedale del paziente si deve protrarre per il minor tempo possibile, anche in caso di intervento chirurgico”.
Grazie al‘protocollo ERAS’ e con le nuove prassi di telemonitoraggio domiciliare non si resta più per giorni in Reparto.
PROTOCOLLO ERAS A CHIOGGIA
“All’Ospedale di Chioggia abbiamo introdotto da tempo – spiega il Primario di Chirurgia, Salvatore Ramuscello – le buone pratiche dei protocolli ERAS. Seppur ancora poco frequentati negli ospedali Italiani, questi protocolli garantiscono una riduzione significativa delle complicanze infettive. L’Ospedale di Chioggia, inoltre, si è concentrato sulla riduzione dei tempi di degenza post-operatori e sulla riduzione degli accessi ospedalieri dopo l’intervento: “Le nostre procedure – spiega il Primario – ci consentono un pieno controllo del periodo post -operatorio: è il paziente che esegue i controlli al proprio domicilio, secondo le precise istruzioni e con strumentazioni fornite, e dal proprio domicilio li condivide per via telematica con l’Ospedale”.
Il telemonitoraggio messo in atto dall’Ospedale di Chioggia consente la rilevazione a distanza dei parametri necessari: “Monitoriamo – spiega il dottor Ramuscello – tutti i parametri tradizionali, dalla pressione arteriosa alla frequenza cardiaca e respiratoria alla temperatura corporea. Ma abbiamo allargato lo spettro della comunicazione tra gli specialisti e il pazienta a domicilio anche al controllo della dieta, al glucotest nei pazienti diabetici, alla saturimetria nei pazienti con BPCO associate, ai test per la ripresa fisica e la mobilitazione.
Qualora vengano rilevati valori alterati, medici e infermieri che ne prendono visione contattano il paziente per chiedere il suo stato di salute e le sue condizioni fisiche, per far ripetere la misura se necessario e per fornire alcuni consigli e indicazioni utili per un corretto comportamento. Nel caso in cui persistano valori alterati nel tempo, il paziente viene invitato a rivolgersi al suo medico curante o al suo specialista di riferimento.