- Un murales di Dino Memmo per calle San Giacomo
- Vento forte, vari interventi della Protezione Civile
- Granchio blu, indennizzi: altri 3,7 milioni per le imprese
- Arena Artis in scena a Roma con il musical “Mercy”. Concesso il logo del Giubileo
- Macelleria Da Re è luogo storico del commercio, il primo negozio nel 1947
- Un successo la decima edizione della “Notte del classico”
- Venerdì 13 dicembre lo spettacolo dedicato ad Eleonora Duse
- Patty Neher protagonista su Food Network con il format “Una casa per due”
- Liceo Veronese di Chioggia, il 3 dicembre una giornata di sensibilizzazione sulla disabilità
- Tegnùe, da una discarica a Patrimonio dell’Umanità. Sabato sera la mostra fotografica e video
“Fateci lavorare”, la rabbia delle spiagge italiane contro il governo Conte
Le 20 località balneari più famose d’Italia, gruppo dove sono inserite anche molte spiagge venete e la stessa Chioggia, alzano la voce contro il governo Conte.
“I sindaci si aspettavano dal dpcm della Fase 2 date, modalità o un minimo di indicazioni per potere avviare le attività preliminare all’avvio della stagione turistica. Invece nulla di tutto ciò”, si legge in una nota congiunta del G20, che raggruppa le città di Sorrento, Arzachena, Bellaria Igea Marina, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Cervia, Chioggia, Lignano Sabbiadoro, Orbetello, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Taormina, Viareggio e Vieste.
“Impegni nulli per il momento – protestano i sindaci – e questo ha come conseguenza una ricaduta drammatica sull’interno tessuto economico, imprenditoriale e sociale dei territori che di turismo vivono, e solo per un periodo limitato dell’anno, quello estivo”.
“In una lettera indirizzata al capo del Governo, ai ministri competenti e ai presidenti delle rispettive regioni chiediamo di individuare soluzioni immediate, altrimenti ci troveremo a settembre con un intero sistema che sarà al collasso – spiega il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo -. Non escludiamo nei prossimi giorni azioni eclatanti, per risvegliare l’attenzione del Governo. Stiamo perdendo credibilità internazionale e assistendo alla fuga prossima dei turisti verso destinazioni più organizzate. Chiediamo che il Governo Conte ci ascolti. Noi sappiamo già come intervenire nei nostri territori. Siamo in grado di operare in sicurezza con i nostri operatori, ci bastano date e regole certe e noi saremo i primi a farle rispettare. Fateci lavorare. Questo chiediamo ora per i nostri operatori, per i nostri lavoratori, per le imprese”.
Daniele varagnolo
29 aprile 2020 at 20:52
Fateci lavorare sennò veniamo a mangiare a casa vostra
Daniele varagnolo
29 aprile 2020 at 20:55
Fateci lavorare seno prima o poi dovremo trasfosmarci da onesti lavoratori in affamati ladri e poi saranno cazzi amari