- Strutture sportive per i ragazzi: al via il cantiere al Buon Pastore
- Chioggia si mobilita per la Colletta Alimentare 2025: domani volontari nei supermercati della città
- Il Pianista Fuori Posto torna sulla Diga di Sottomarina: concerto speciale al Faro sabato 15 novembre
- Posso andare in bici in area pedonale? Ecco cosa c’è da sapere.
- Lodici esce dalla Coppa del Mondo di scacchi: eroico, cede solo alla “sudden death”
- Gli studenti dell’ISS Marconi in pista al Mugello!
- Nuova Scintilla organizza una tavola rotonda con i candidati chioggiotti alle elezioni
- Lavori al ponte girevole
- Un bagno di folla per il primo Festival After Caposile: seimila giovani a Verona per il sogno dei ragazzi di Chioggia
- Il chioggiotto Lodici è l’unico italiano ai mondiali di scacchi. Oggi la sfida con Sevian
Campanile della cattedrale, fermata l’installazione di un’antenna 5G
Ha trovato applicazione l’ordinanza di pochi giorni fa del sindaco di vietare in maniera precauzionale l’installazione di un’antenna 5G sul territorio del comune di Chioggia.
Un’azienda telefonica aveva chiesto di posizionare un’antenna sul campanile della cattedrale. Secondo quanto riportato sulla pagina Facebook del settimanale Nuova Scintilla “la ditta aveva dichiarato al parroco che quell’antenna non era di tecnologia 5G, mentre dall’esame della richiesta al Comune risulta proprio 5G: da qui il rifiuto del parroco alla sua installazione, come del resto prevede l’ordinanza del sindaco”.
Il sindaco aveva scelto attraverso la sua ordinanza del 14/04/2020, la numero 22, di fermare in via precauzionale l’installazione di queste antenne. «Ad oggi – era stato scritto in una nota del primo cittadino – gli studi sul tema 5G non sono ancora completi, nemmeno l’Ulss territorialmente competente ha dato un parere in merito all’eventuale pericolosità di queste nuove radiofrequenze. Con queste premesse e visto il diffondersi di nuove antenne nel nostro territorio, su cui non ho margini di intervento, ho ritenuto opportuno mettere nero su bianco che Chioggia non è disponibile ad ospitare la nuova tecnologia 5G, applicando un principio precauzionale, sancito anche dall’Unione Europea. In linea generale, non sono contrario al miglioramento tecnologico, che ci aiuta anche in questi tempi di lavoro e studio da remoto, ma allo stesso tempo voglio essere rassicurato dagli entri preposti, quale autorità sanitaria locale, che le radiazioni emanate dalle nuove reti siano al di sotto del limite in grado di creare problemi di salute».




