- Sabato torna la “Alì Family Run”, tanti giovani e famiglie al via
- Intervento della forza pubblica, sgomberato l’ex “Hotel Capo Est”
- Manovre salvavita, il Rotary dona all’associazione Cuore Amico attrezzature per i corsi scolastici
- È arrivato l’autunno, all’Indiga c’è la Festa della Birra
- Fusione tra Banca Patavina e BCC di Verona e Vicenza: Sarà la terza BCC a livello italiano per sportelli, quarta per attivo
- Banco Alimentare in Veneto: lunedì 25 settembre a San Martino si festeggiano i 30 anni
- L’ex centro sociale diventerà un’area attrezzata per il cicloturismo
- Rai 5, domenica sera c’è “Chioggia, Laguna Rock ‘n’ Roll” di Luigi Perotti.
- Motonautica, Trofeo CONI, Matteo Bergo è medaglia di bronzo nella finale nazionale gommoni
- Sup in Chioggia, il saluto all’estate dell’associazione Genius Loci
Beniamino Boscolo scrive al sindaco: “mancato rispetto del protocollo dell’Ulss 3 nella struttura “Il Girasole”

Il consigliere comunale Beniamino Boscolo scrive a sindaco, giunta, consiglieri e stampa per informare di alcune notizie ricevute da parte di addetti ai lavori all’interno della Casa di Riposo “F.F. Casson” in particolare nella struttura “Il Girasole”.
Scrive il consigliere nella nota: “Mi è stato comunicato, il mancato rispetto del protocollo dell’Ulss 3 soprattutto nella dotazione dei dispositivi di protezione individuale dei singoli operatori all’interno della struttura a partire dal periodo di crisi sanitaria (o meglio gli occhiali di protezione sono arrivati la settimana scorsa e i copricamici solo un paio di giorni fa, dopo 50 giorni dall’inizio della crisi)”.
Prosegue poi Beniamino Boscolo: “Operatori che gradiscono l’anonimato (vista la loro posizione a tempo determinato e con timore di non rinnovo in caso di lamentele), e che nonostante le prime lamentele, a partire da fine febbraio, inizio della situazione legata al Covid19, solo negli ultimi giorni si sono visti dotare di tutti i dpi completi (a detta loro, anche se con qualche dubbio sulla idrorepellenza dei copricamici assegnati). E comunque le dotazioni non sempre sono sufficienti per un ricambio durante i turni. Questo per segnalare che i danni potevano essere più limitati e contenuti all’IPAB Chioggia e soprattutto bisogna prevenire future situazioni di contagio”.
La nota prosegue segnalando un’ulteriore criticità: “Oltre alle protezioni degli operatori, non solo per la loro salute ma anche per non esserne elementi di contagio per gli ospiti – scrive ancora Boscolo – gli operatori lamentano che in questo periodo uno dei motivi di criticità è stata la gestione mista degli ospiti, e il non isolamento dei possibili contagiati, e con lo stesso personale (insufficiente) a contatto sia con gli ospiti contagiati e sia con gli altri e quindi possibili veicoli di contagio, oltre all’impossibilità di controllare gli ospiti che possono deambulare, e se positivi non essendo isolati, possono trasmettere contagio. E questa situazione continua a persistere”.
La nota si chiude con l’invito all’amministrazione di raccogliere le proprie informazioni e, nel caso di conferme, tutelare i diritti dei lavoratori, degli ospiti e delle famiglie della Struttura.