- Chioggia, torna lo Yoga all’Alba: sabato 19 luglio appuntamento ai Bagni Clodia
- Ca’ Lino e viale Ionio: operai al lavoro su marciapiedi e asfalto
- Chioggia, il sindaco Armelao ai locali di Riva Vena: “Via tavoli e sedie dopo la chiusura”
- Un successo il Well Camp a Sottomarina: una domenica tra benessere, energia e connessione
- Sagra del Pesce a Chioggia, proteste dai residenti della zona Tombola: “Parcheggio selvaggio ogni sera”
- Sottomarina, la nuova area pedonale piace a tutti: Area Relax fa il pienone
- Tragedia sulla Romea: muore un motociclista di 55 anni a Sant’Anna di Chioggia
- Torna “Cinema d’A(mare)”: in programma anche “Jurassic World – Il Dominio”
- Chioggia: sorpreso a spacciare in centro, denunciato dalla Polizia
- Gattino seviziato e ucciso a Bacucco: l’appello dell’A.P.A. Chioggia contro la crudeltà sugli animali
17 gennaio è la giornata nazionale del dialetto

Il 17 gennaio è la Giornata Nazionale del dialetto, la scelta linguistica più frequente quando si parla con gli amici. Lo dice un sondaggio fatto da Wiko, il brand franco-cinese di smartphone, secondo cui il 62% del campione parla in dialetto nelle conversazioni quotidiane con le persone più vicine.
Se non bastasse, l’utilizzo di espressioni locali è premiato anche per la sua efficacia. “Una parola in dialetto vale più di 1000 frasi o sinonimi in italiano”: il 78% dei partecipanti al sondaggio si trova d’accordo con questa affermazione.
E cosa accade quando il linguaggio è mediato dall’utilizzo dello smartphone? Il dialetto non sembra subire tentennamenti, conquistando il territorio delle note vocali.
La community Instagram di Wiko ha infatti confermato di usarlo nel 64% dei casi nelle note vocali perché più colorito e spontaneo. Meno semplice invece inserirlo nei messaggi di testo, probabilmente per difficoltà di riportare nella corretta forma scritta le espressioni dialettali.
A Chioggia l’uso del dialetto è sicuramente molto diffuso e nonostante ci sia solamente un ponte di 800 metri che divide Chioggia e Sottomarina si parlano addirittura due dialetti simili ma allo stesso tempo piuttosto diversi. La cosa che più risalta nel dialetto locale è la cadenza cantilenante che tende ad allungare le parole. Da ricordare anche la pronuncia della lettera ‘l’: nella maggior parte dialetti veneti per lo più viene omessa, nel chioggiotto è invece presente se non addirittura accentuata.