- Prevenzione, ospedale di Chioggia: il 27/9 ecodoppler dei tronchi sovraortici gratuito
- Se ne va un pezzo di storia dell’artigianato chioggiotto, è morto ad 83 anni Nazzareno Malusa
- ZTL, accessi non autorizzati: sono stati 239 il primo giorno
- Chioggia, domenica 6 ottobre il raduno nazionale di karate
- Chioggia, open internazionale di scacchi: in arrivo oltre 100 scacchisti
- Nicola Doria è Campione Veneto M3 nel Triathlon sprint
- Chioggia Boat Show scalda i motori, appuntamento il 4, 5 e 6 ottobre. Ospite Roberto Mariani pluricampione mondiale di Free Style
- ChioggiaVela, spazio alle donne: Giorgia Bellemo e Silvia Romito si aggiudicano l’evento “Meteorosa”
- Sport equestri: Emma Bonaldo e Ilary Boscolo Rizzo qualificate alla finale nazionale trofeo “Ludovico Nava”
- Enpa ha presentato denuncia nei confronti del giovane che ha ucciso il gattino Green
Carabinieri di Chioggia, inaugurata la stanza che accoglie le donne vittime di violenza
Questa mattina, presso il Comando della Compagnia Carabinieri di Chioggia, si è tenuta la cerimonia dell’ inaugurazione della “Stanza tutta x sé” finalizzata ad accogliere le vittime di violenze di genere e di reati domestici.
La realizzazione della stanza è avvenuta grazie al progetto nazionale “Una stanza tutta per sé” del Soroptimist International mediante un protocollo d’intesa che ha già consentito, nella provincia, l’apertura di quattro omologhi uffici (a Mestre, a Mira, a Venezia e a San Donà).
Presenti alla cerimonia, oltre al Prefetto di Venezia, il Com/te Provinciale dei Carabinieri Venezia, Generale di Brigata Nicola Conforti, il Comandante della locale Compagnia Carabinieri, Capitano Martina Perazzolo, tutti i Comandanti di Stazione della medesima Compagnia, Autorità civili e militari. L’81°Nucleo di volontariato e protezione civile della locale Associazione Nazionale Carabinieri, presente per la sicurezza e la buona riuscita della cerimonia.
L’iniziativa, che prende il nome da un famoso saggio della scrittrice inglese Virgina Woolf, si prefigge di mettere a disposizione all’interno delle caserme un ambiente riservato e protetto, dove gli operatori possano accogliere le donne che hanno il coraggio di denunciare le violenze subite, sostenerle e aiutarle nel delicato momento che stanno affrontando.