- Bimbi veterinari per un giorno, la simpatica iniziativa della clinica veterinaria Stazione di Chioggia
- Il prof. Marco della Valle a Chioggia: “Biblioterapia, una nuova frontiera di benessere”
- 8 stand e 22 aziende a rotazione, a disposizione per chi cerca lavoro. Fino a Domenica Faro Job Meeting presso Porte di Mestre
- La Sagra del Pesce perde i pezzi, gli stand saranno solo 4
- I ragazzi delle scuole protagonisti a teatro, c’è “Un Palco per la Scuola” XIII edizione
- Rebel Game della scuola di Gianluca Frezzato primi classificati alla Street Dance Battle di Brendola
- Chioggia si conferma Bandiera Blu
- Cerchi lavoro? Tantissime offerte da giovedì 16 maggio presso Porte di Mestre
- Volley, la chioggiotta Fersino giocherà ancora in A1 con Novara
- Erika Baldin: “Leva obbligatoria è fuori dalla storia”
La curiosità, a Chioggia la “Tabarrata nazionale 2024”
Il gruppo “La Civiltà del Tabarro” ha organizzato per sabato 10 febbraio un raduno a Chioggia.
La “Tabarrata Nazionale” arriverà per la prima volta nella nostra città. I membri dell’Associazione “Civiltà del Tabarro” sono un gruppo di appassionati estimatori dell’antico capo di abbigliamento.
IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
A partire dalle 14,30 i partecipanti si ritroveranno davanti al Municipio, a seguire la visita dell’orologio a Sant’Andrea e alle 17 a palazzo Grassi una conferenza dal titolo: “Argomenti della civiltà del tabarro”, quindi un aperitivo in Riva Vena presso la cicchetteria di Nino Fisolo e poi una cena con passeggiata finale in corso del Popolo.
LA STORIA DEL CAPO
L’etimologia del termine tabarro è incerta, sembra risalga al latino tardo “tabardus”, “tabardum” per indicare variabilmente il mantello, la veste o la toga. L’uso del termine è particolarmente diffuso nel Veneto, risentendo della diretta influenza veneziana, spesso anche come sinonimo di cappa. Il tabarro è una tipologia di antico mantello, ampio, rotondo, a ruota, in tessuto pesante spesso reso impermeabile, veniva portato lungo fino al polpaccio o corto per andare a cavallo e poi in bicicletta. Di colore scuro, con bavero, ha un solo punto di allacciatura sotto il mento, un’unica cucitura sulla schiena e viene tenuto chiuso portando un’estremità sopra la spalla opposta in modo da avvolgerlo intorno al corpo. Ogni modello ha una sua collocazione storica e geografica precisa caratterizzata da antiche valenze funzionali, memori di un universo di simboli culturali ed etnici.
Roberto
9 febbraio 2024 at 14:44
Mi piacerebbe precisare che c’è una differenza fra mantello e tabarro sia come forma che come uso.Il mantello è un complemento di abbigliamento ,il tabarro è un indumento.Comunque, domani a
Chioggia , ci sarò.