- Chioggia piange Giusto Benetazzo, noto per la storica macelleria in Tombola
- Protezione Civile, un nuovo corso per entrare nel gruppo comunale
- Gebis, Gianni Moretto: Mobilità dolce e strade meno trafficate per potenziare il turismo a Chioggia
- Novità a Chioggia, dal 22 gennaio una rassegna di cinema d’autore
- Via della Fossetta: tentano di occupare un alloggio pubblico, intervento delle forze dell’ordine e dei servizi sociali
- Barista picchiato, si è costituito anche il secondo responsabile. È un moldavo residente a Chioggia
- Kart: Daniele Paganin premiato a Roma per la stagione 2024
- Confesercenti presenta a Chioggia il nuovo Bando della Regione Veneto: 2 milioni di euro per le imprese del turismo, commercio e servizi
- Eccellenze italiane nei nuovi panini McDonald’s, c’è anche il Radicchio di Chioggia IGP
- Forte vento fino a martedì, fase operativa di attenzione per la Protezione Civile
Sono Valeria, vivo a respiri tra Chioggia e Padova, dove studio lettere moderne.
Sono nata quasi vent’anni fa, nel lontano 21 agosto 1995.
Mi piace guardare la vita da un quadro di Friedrich, Monet, Van Gogh, Picasso, Gauguin, Magritte, Pollock: dipende dalle situazioni dell’umore e del di fuori.
M’affascina l’arte in quasi tutte le sue forme: la letteratura (narrativa, poesia…) è il mio carburante, così come la pittura, la scultura, la musica, la fotografia e il cinema.
Sono molto legata alla scrittura creativa, che pratico quotidianamente (ispirazione permettendo), e alle parole che un libro ci regala, perché credo l’arte essere luogo d’incontro tra un io che non ha voce ed uno che invece ha imparato ad alzarla giocando con le parole, facendo dello scrivere necessità e modalità di comprendere e realizzare se stessi: Svevo lo sentiva, lo sapeva e lo faceva. Si tratta di capire come salvare il pesce grosso, direbbe Hemingway.
Al futuro, dicono, non si debba pensar troppo: io per sicurezza ho conservato un sogno nel cassetto. Uno di quelli che ha a che fare con lo scrivere, i fatti e i non-fatti, le scadenze: fare ed essere una giornalista, con firma e cartellino s’intende!
Su ChioggiaTV curerò la rubrica Il perché delle cose. Quel che vediamo non sempre è ciò che noi crediamo essere, perché spesso è come ce l’hanno fatto credere. A volte, invece, a ciò che vediamo diamo spiegazioni superficiali a noi più congeniali, ma sono frutto dell’abitudine. Per questa malcapitata routine, infatti, battiamo la testa sulle spalle e ci nascondiamo dal cielo, perché scoprire richiede tempo. Quando si rompe questo meccanismo incestuoso ritorniamo a vivere, quando torniamo a chiederci il perché delle cose ritorniamo a parlare a noi e alla nostra storia. L’intento mio e di questa mia rubrica è quello di raccontare con umiltà le cose che la gente vede solo con gli occhi e ripristinare quel rapporto diretto con la tradizione che vive in ogni piazza e in ogni angolo del territorio. Non alchimia, ma curiosità!